Sportello per gli anziani, il progetto pilota funziona

In meno di un anno di attività sono state più di 700 le richieste di consulenze Assistenza anche alle famiglie ed è decisiva la sinergia con le associazioni locali


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Sono stati più di 700 i brissinesi che con le loro famiglie si sono rivolti, in poco meno di un anno, allo sportello di consulenza e al centro di coordinamento per le famigilie e gli anziani, istituito dal Comune. I numeri dunque parlano chiaro: la media a spanne è di due contatti al giorno, quindi il progetto pilota, unico in Alto Adige, ha riscosso enorme successo. Fortemente voluto dall’assessore comunale Paula Bacher, il progetto socioassistenziale è stato quindi realizzato grazie alla cooperazione tra la Comunità comprensoriale della Valle Isarco, Servizio sanitario, l’Apsp “Santo Spirito”, l’Istituto per l’edilizia sociale, le sigle sindacali Cisl, Asgb, Uil e Cgil e non da ultima la Provincia di Bolzano.

«Sono stati più di 700 gli utenti che con le loro famiglie si sono rivolti allo sportello dal giorno dell’inaugurazione, il primo giugno dello scorso anno, fino ai primi del mese di maggio di questo 2013 - spiega l'assessore Paula Bacher -. Tutte persone che si sono rivolte al centro di coordinamento per l’assistenza e la cura della persona per ricevere informazioni chiare e complete sul tema dell’assistenza agli anziani, evitando così faticosi rinvii tra enti e fastidiosi giri da uno sportello a un altro. Che si tratti di assistenza domiciliare o di ricovero in apposite strutture, dell’assegnazione di alloggi o di sostegno nella quotidianità attraverso ausili tecnici come sedie a rotelle, deambulatori o altre forme di supporto, agevolazioni tariffarie, buoni taxi, riduzione tariffe sui rifiuti, i collaboratori dello sportello sono a disposizione per esaminare ogni singola necessità dell’utente in modo da proporre le soluzioni più adeguate al sostegno delle specifiche esigenze della persona».

Spesso le persone che per la prima volta si trovano a dover affrontare una concreta situazione di necessità assistenziale non sanno come gestirla. In questi casi il servizio di consulenza offre la possibilità di assistenza domiciliare.

«Lo sportello, che svolge una funzione di consulenza, è in grado, attraverso il case management, di supportare gli anziani e le loro famiglie dando informazioni chiare su prospettive e modalità in grado di soddisfare le nuove esigenze che si pongono con l’avanzare dell’età. In questo modo - prosegue Bacher - agli anziani sarà garantita anche una maggior serenità, non dovranno più preoccuparsi loro stessi o le loro famiglie di trovare le soluzioni più adeguate».

Le sinergie innescate dalle diverse figure professionali coinvolte e l’instancabile impegno di tutti i collaboratori hanno reso possibile il grande successo dell’iniziativa.

«Il progetto ha un futuro - conclude l’assessore alla famiglia e alle politiche sociali - e in un recente incontro anche l'assessore provinciale alla sanità e ai servizi sociali, Richard Theiner, ha constatato di persona il funzionamento dello sportello e ha annunciato che l'esportazione del modello a livello provinciale sarebbe sicuramente auspicabile anche in virtù del principio di efficienza oltre che per il grande servizio reso alla comunità».

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