Staffetta tra scuole per crescere bilingui

La dirigente: «Spesso le famiglie iscrivono i figli alle elementari tedesche per poi passare a quelle italiane o viceversa»


di Alan Conti


EGNA/SALORNO. L’emozione del primo giorno e la particolarità di ogni singolo bambino, le sfide della didattica plurilingue e ogni singolo progetto. Il taglio del nastro all’anno scolastico nell’Istituto Comprensivo Bassa Atesina è un mix della natura stessa di un polo che conta sette istituti sparsi lungo tutto il territorio: da Bronzolo a Salorno. Un insieme di unitarietà e specificità come ama spiegare, con passione, la dirigente Cristina Crepaldi, di sicuro tra i presidi con il territorio di competenza più vasto. A lei fanno riferimento le scuole primarie di Egna, Ora, Salorno, San Lugano, Laghetti, Bronzolo e Magrè oltre alle medie delle stesse Egna e Salorno. Non poco.

«Questo sarà ancora una volta l’anno della sfida delle lingue con un aumento del potenziamento in tutti i centri – comincia seguendo un obiettivo ormai tradizionale – contenti di essere in un contesto comunque plurilingue». Il contesto d’uso dovrebbe aiutarvi. «Certo, perché viviamo un’atmosfera in cui i mistilingue sono una realtà concreta. Le dirò di più..». Prego. «Sempre più spesso accade che le famiglie iscrivano i bambini alle elementari tedesche per poi passare a quelle italiane o viceversa».

Una sorta di escamotage per nuova formula di bilinguismo scolastico? «Semplicemente una scelta. Poi è chiaro che ci sono molte differenze tra centri differenti come Bronzolo e Salorno». Come tutti gli altri sarà anche l’anno in cui si dovrà cercare di far quadrare il cerchio dell’organizzazione complessiva. «È il grande problema di un Istituto comprensivo come il nostro – continua Crepaldi - perché bisogna spostarsi per diversi chilometri e chi si occupa degli orari dei docenti deve trovare delle formule magiche. Personalmente faccio grande affidamento sulle singole fiduciarie delle varie scuole e posso godermi uno spirito di collaborazione che nei paesi è più forte. Non solo, la possibilità di comprare esperienze così diverse tra loro è un arricchimento non da poco».

Intanto alla primaria di Salorno “Giuseppe Verdi” la fiduciaria Alessandra Albertin fa gli onori di casa ai piccoli di prima. «È un giorno speciale, lo sappiamo, così lo dedichiamo alla visita degli spazi della scuola e all’ambientamento dei bambini. Da un punto di vista didattico puntiamo molto sul metodo Clil applicato alla matematica, oltre alle scienze». Non sono solo i bimbi, però, ad aver bisogno di una presa di contatto. «Già nella scorsa settimana abbiamo incontrato i genitori per permettere loro di vedere in faccia la maestre e fare tutte le domande necessarie. Così non arrivano il primo giorno ad affidare i propri figli a mani del tutto estranee». Che il tremar di vene e polsi non sia solo affare da pargoli lo conferma Sandra Montel con il piccolo Lukas Girardi al battesimo scolastico. «È il mio secondogenito, ma c’è sempre e comunque emozione forte per tutti. Ho voluto prendere un giorno di ferie per godermelo appieno e stargli vicino. Alla sera della vigilia si fatica a chiudere occhio». Ricapiterà e si chiamerà “notte prima degli esami”, ma quella è tutta un’altra storia.

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