BOLZANO

Stocker a San Candido: il punto nascite sarà quasi sicuramente soppresso

L'assessore alla sanità ha parlato in una sala gremita e illustrato i tagli contenuti nella riforma



BOLZANO. Sala gremita in ogni ordine di posti, all'Ospedale di San Candido, per parlare dei nuovi orientamenti della sanità altoatesina e, ovviamente, del futuro della seconda struttura sanitaria pusterese. Dopo aver illustrato il progetto e i criteri che guideranno il lungo percorso di riorganizzazione del settore in Provincia di Bolzano, l'assessore Martha Stocker si è soffermata sul concetto di "snellimento amministrativo" della sanità, ribadendo più volte il messaggio-chiave dell'incontro.

"Attualmente siamo ancora in una fase di discussione della riforma - ha spiegato la Stocker - e quindi cerchiamo di raccogliere più proposte e idee possibili. Una volta terminato questo passaggio, valuteremo se vi siano o meno i margini di manovra per integrare o modificare il progetto che funge da base". Con sufficiente chiarezza, però, l'assessore alla sanità ha ammesso che le possibilità di mantenere il punto nascite a San Candido sono realmente ridotte.

"La legge italiana - ha sottolineato Martha Stocker - già dal 2010 impone non solo un numero minimo di nascite all'interno dell'ospedale, ma pone come condizione per l'apertura anche la presenza 24 ore su 24 di un servizio di guardia con presenza di almeno un'anestesista, un pediatra, una ginecologa e un'ostetrica. Ciò è attualmente impossibile, e non solo per una questione finanziaria (10 milioni aggiuntivi per i tre "piccoli" ospedali della Provincia, ndr), ma anche perchè queste figure non sono presenti sul mercato del lavoro".













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