IL CASO

Stop alle assunzioni in Comune, Gallo attacca Schuler

L’assessore comunale: «Ma è mai stato a Casanova o a Firmian?»



BOLZANO. L’assessore provinciale Arnold Schuler, dando conferma alle indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, parla di un blocco generale delle assunzioni nei Comuni, che verrebbe imposto con l' accordo sulla finanza locale 2015. In ballo, per i Comuni, ci sono 308 milioni, 18.5 in più del 2014. Questo per indurre i Comuni, e soprattutto le città, a riorganizzarsi, come sta facendo la Provincia. «L’intesa con il presidente del Consorzio dei Comuni Schatzer è vicina - precisa Arnold Schuler - prova ne sia che restano da chiarire solo alcuni dettagli. Entro gennaio chiudiamo. Il blocco del personale? Varrà per tutti, ma non impediremo di assumere un cuoco se rischia di chiudere l’asilo. Ci sarà buon senso».

L’assessore comunale bolzanino Luigi Gallo, però, non è affatto convinto. «Ora, al di là dei tecnicismi, come si applicherà nel concreto questa intenzione (blocco totale ? blocco parziale? compromesso con il consorzio dei comuni, eccezioni), la domanda di fondo che mi sorge spontanea è una: ma l' assessore Schuler conosce come funziona, per esempio, il Comune di Bolzano? Lo invitiamo volentieri a fare un giro attraverso tutti i servizi che offriamo ai cittadini di una città di 105 mila abitanti che è contemporaneamente la città "più tedesca", più "italiana" e più "immigrata " della Provincia, con tutto quello che ne consegue in termini di complessità. Cosa ne sa se abbiamo troppi dipendenti, come implicitamente pensano lui e diversi altri esponenti politici, se non sa quali sono le condizioni sociali della nostra città e i suoi problemi specifici? Un semplice rione di Bolzano come Casanova o Firmian è più grande di molti Comuni della periferia e ha problematiche sociali, di convivenza, urbanistiche, viabilistiche, di servizi ambientali, di spazi gioco, di scuole, mense, assistenza agli anziani, cultura, disagio giovanile, che l' assessore Schuler si sorprenderebbe di conoscere».

La riorganizzazione serve, spiega Gallo, ma va fatta con un minimo di buon senso.

«Bisogna ricercare sempre l'efficienza e l' efficacia dei servizi pubblici ricordandosi però che un ente pubblico non ha come scopo il profitto o il taglio dei servizi o il liberarsi di chi resta indietro, ma il soddisfacimento più ampio possibile dei bisogni della popolazione, anche di quelli sempre nuovi e emergenti. Il Comune di Bolzano negli ultimi 10 anni non ha aumentato di mezza unità il personale ma ha fatto in modo che i servizi fossero garantiti anche con manovre organizzative, riallocazione di profili professionali, equilibri fra diverse esigenze. Non abbiamo alcun bisogno di essere messi sotto tutela come minori incapaci da parte della Provincia. L' assessore Schuler dovrebbe ricordarsi di partire dal basso: apra un tavolo di confronto paritario con i Comuni. Con pari dignità. L' invito è: uscite da palazzo Widmann, confrontiamoci, Bolzano vi spiegherà come funziona».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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