Gli ex allievi del 1940 sono tutti ottuagenari ma hanno voluto partecipare alla festa

STORIE/  Alunni ottuagenari in visita all'ex maestrina di Villandro

Cinque contadini sudtirolesi a Trento per i suoi 90 anni



BOLZANO. Ritrovare la propria maestra sessant'anni dopo, può essere un'emozione forte. Figurarsi se questo incontro avviene fra ottuagenari di mondi lontani, come un gruppo di contadini delle montagne sudtirolesi - Villandro Alta, sulle pendici della Val d'Isarco - e una distinta signora trentina, di città. Solo ottanta chilometri di distanza, ma anni luce a livello di ritmi, di cultura, di lingua.

L'incontro è avvenuto a Trento, dove cinque vispi rappresentanti della classe unica (dai 6 agli 11 anni) di Villandro dal 1940 al 1943, sono scesi in città per abbracciare Giuseppina "Pina" Mattei, sorella e madre di due noti giornalisti trentini. I tre fratelli Rabensteiner (Hans, Johanna e Maria), Maria Maier e Rosa Uhrthaler, tutti sopra gli 80, vestiti con i loro abiti tradizionali, sono stati accompagnati a Trento dal giornalista sudtirolese Florian Kronbichler, che aveva scoperto la storia della maestrina (all'epoca aveva 19 anni) in Trentino, alla presentazione di un libro realizzato con il fotografo Flavio Faganello.

Risalito alle origini, cioè a Villandro, Kronbichler ha scoperto che ben undici dei sedici allievi della maestra Mattei era ancora vivi e vegeti e ha combinato l'incontro. Nel quale sono emersi aneddoti clamorosi, come quello di Luigi Rabensteiner, divenuto frate cappuccino e morto pochi anni or sono, che il primo giorno di scuola aveva minacciato la maestra di lanciarle il calamaio. «Lo avevo neutralizzato - ha ricordato ieri la maestra Mattei - con un patto: io lo nominavo capoclasse e lui teneva la disciplina e quando aveva bisogno di sfogare la sua energia usciva di classe e tornava quando si sentiva pronto».

La storia della maestra Mattei è una delle poche in cui la maestra "italiana" era stata accolta bene da tutti, al punto da non essere più stata dimenticata. Quello di ieri, oltre che una rimpatriata fra vecchi compagni di classe, è stato soprattutto un piacevole e allegro momento di ristoro a base di pasta al ragù preparata al forno, pane fresco, treccia mochena e dolci, dopo una passeggiata nella tarda mattinata trascorsa per le vie di Trento partendo da piazza Dante. I cinque ex allievi sono arrivati accompagnati da Sepp Kusstatscher e Florian Kronbichler per festeggiare con la maestra i suoi 90 anni.

«Quelli erano gli anni del fascismo ed era stata imposta l'italianizzazione» ha spiegato Maria Elena Ghezzi, insegnante di tedesco dell'Istituto "Battisti" di via Mattioli, che al terzo piano dell'edificio ha organizzato una "deutsche Unterricht", una lezione di tedesco, tutta speciale per gli "Schüler", gli scolari, quelli di ieri assieme a quelli di oggi.

L'iniziativa è nata anche per proporre ai giovani, una decina di studenti della 5F, una sorta di lezione di tedesco piuttosto particolare, conversando in tedesco con gli invitati alla festa di compleanno della maestra, ricordata sempre con affetto dai suoi alunni che per lei non hanno esitato a salire in treno per incontarla ancora, dopo che si erano rivisti in Alto Adige, qualche tempo fa. (f.za.)













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