Storie e ricette raccontate dagli immigrati

In questo ricettario sono state raccolte le loro storie, che parlano della loro quotidianità, della loro cultura, dei loro desideri e delle speranze



BOLZANO. Presentato dall’assessore regionale Martha Stocker un libro di cucina con le ricette e le storie di vita degli immigrati che si sono stabiliti in Alto Adige. Raccoglie 41 ricette esotiche originarie dei cinque continenti, accompagnate da altrettante storie di vita di persone che in Alto Adige hanno trovato la loro nuova casa.

Il progetto, nato da un’idea della giornalista Barbara Varesco, ha trovato l’entusiastico consenso dell'assessore regionale Stocker, che un anno fa ha radunato attorno a sé un team di volontari per consentirne la realizzazione.

All’iniziativa hanno collaborato i Comuni di Bressanone, Brunico, Lana, Salorno e San Martino in Passiria. Il ricettario, frutto di un intenso anno di lavoro, è stato stampato dal Centro stampa della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige ed è disponibile presso l’assessorato di Martha Stocker.

Nella realtà altoatesina si contano ormai 40.000 persone con una storia di immigrazione alle spalle, persone che svolgono un ruolo irrinunciabile nel mercato del lavoro, mandano i figli a scuola, sono sempre più attivi nelle associazioni e vivono al nostro fianco. In provincia di Bolzano si fanno tante statistiche sulla presenza degli immigrati, ma i numeri non dicono nulla sulla storia, la formazione, le abitudini e le peculiarità delle persone a cui si riferiscono.

In questo ricettario sono state raccolte le loro storie, che parlano della loro quotidianità, della loro cultura, dei loro desideri e delle speranze. Sono storie emozionanti, interessanti, allegre ma anche molto commoventi. Troviamo ad esempio la storia della thailandese Lampon Saithong-Oberheinricher che si è trasferita a Brunico per amore e collaborando alle attività del maso del marito ha scoperto il significato di “agriturismo”. Oppure quella della cinese Lu Zheng, che appena arrivata si è iscritta al Club Alpino altoatesino ritenendolo il modo migliore per imparare la lingua e scoprire i luoghi, e ormai conosce tutti i sentieri di montagna della nostra provincia. Le persone di cui si parla sono accomunate dal desiderio di sentirsi accolte.













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