Strade chiuse a “singhiozzo”, code e intasamenti in centro 

La nuova mobilità. Entra nel vivo il piano predisposto dal Comune anche in funzione della pandemia per favorire lo spostamento a piedi e in bicicletta: realizzati parcheggi per le due ruote video sorvegliati destinati ai pendolari



Bolzano. Bolzano approfitta della scuola che comincia, per continuare la propria piccola rivoluzione morbida. È una nuova geografia della mobilità non invasiva che si dipana tra protezioni stradali delle aree scolastiche, chiusure temporanee di vie a ridosso delle lezioni, nonni vigili in pronta mobilitazione tra passaggi pedonali e percorsi “pedibus”, cioè tutti in fila indiana verso le classi.

E poi le bici. Ma già crescono le proteste: in via Vanga, ad esempio, la chiusura della via Vintler per l’inizio delle lezioni sta creando, ogni mattina, fine infinite. Si proverà a suggerire o predisporre circuiti alternativi per gli automobilisti in quelle fasce orarie. Ma poi il piano Covid (“piano straordinario della mobilità” in codice municipale), nato per far calare le misure antipandemiche nel quotidiano scolastico aumentando protezioni e barriere, si trasforma in intervento infrastrutturale capace di estendere i propri benefici anche, se Dio vorrà, oltre il periodo emergenziale sanitario. Si tratta di una serie di parcheggi, protetti e videosorvegliati, per i ciclisti.

I parcheggi per ciclisti

Una prima parte è mirata proprio al periodo scolastico, predisponendo aree per lasciare le due ruote al fine di indurre i pendolari a raggiungere il centro non più in auto. Si tratta di quattro parking di interscambio bici-auto e viceversa a raggiera in grado di coprire le quattro potenziali porte d'ingresso al capoluogo.

Eccoli:

1) 96 posti al parcheggio sud del cimitero in via Maso della Pieve;

2) 48 posti bici presso la stazione a valle della funivia di San Genesio;

3) 80 posti al parcheggio del Palasport;

4) al parcheggio presso la stazione a valle della funivia del Colle è infine in fase di completamento un’area di sosta con circa 40 posti bici.

Perché si è detto che questo intervento mirato in particolare alla gestione del traffico pendolare durante il periodo scolastico potrà allargare i suoi effetti anche oltre? La ragione risiede in un'altra serie di interventi infrastrutturali per riordinare gli stalli. Certo, soprattutto il centro storico ne avrebbe bisogno da anni viste le continue proteste in particolare dei commercianti dato il disordine dei parcheggi dei ciclisti.

Dunque il piano prevede questa altra serie di iniziative:

1) 120 posti bici in piazza Domenicani;

2) 70 parcheggi in piazza Walther;

3) 160 previsti infine in piazza Stazione, nel parco omonimo.

Questo significa un inizio di riordino complessivo degli stalli, quasi sempre finora precari, perché chi si reca in città sulle due ruote troverà centinaia di nuove possibilità di parcheggio sicuro ed ordinato.

A scuola sicuri - strade chiuse

Tornando al rapporto tra piano e scuole nello specifico, c'è da aggiungere che la messa in sicurezza delle aree a ridosso degli istituti prevede interventi diffusi sulla segnaletica orizzontale, che sarà più chiara e “decisa”.

E ancora la creazione di nuovi dossi rallentatori per ridurre la velocità di avvicinamento dei veicoli, anche quelli dei genitori che accompagnano in classe i figli. Sono state istituite nuove chiusure temporanee in corrispondenza degli orari di inizio e fine delle lezioni nelle seguenti vie: via Piani d'Isarco, via Rovigo, via Vintler, passaggio della Memoria, vicolo S. Giovanni. Con l'inizio dell'anno scolastico è staoto inoltre limitato l'accesso a via S. Maurizio da via Merano ai soli possessori di bollino di zona.

I nonni vigili

Il servizio dei nonni vigili è stato organizzato in base agli orari scaglionati d'ingresso degli alunni, rivisti proprio in funzione delle misure di sicurezza generali e in particolare del distanziamento e della misurazione delle temperature. Gli stessi nonni vigili assicureranno gli attraversamenti pedonali, come di consueto e anche 10 percorsi pedonali controllati e protetti, denominati “pedibus”. Si tratta come si vede, della concretizzazione di buona parte delle misure di sicurezza predisposte all'indomani dell'emergenza sanitaria e disegnate nella prospettiva della ripresa dell'attività scolastica. In aggiunta alle previsioni di consueto aumento del traffico urbano nel suo complesso che si verifica in occasione del ritorno al lavoro dopo le vacanze. Bolzano avrà dunque un supporto in più per fronteggiare i distanziamenti nei mezzi pubblici, il loro maggior uso e di conseguenza un probabile aumento del traffico provato. P.CA.













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