“Sua nipote è in difficoltà” Nonna vittima della truffa

La donna, 89 anni che abita ad Oltrisarco, ha consegnato i gioielli di famiglia Allarme della polizia: «Non rispondete alle richieste e non fateli entrare in casa»



BOLZANO. «Signora buon giorno, sono un amico di sua nipote Francesca che ha avuto un incidente e mi ha pregato di chiamarla, perché ha bisogno urgente di tremila euro». La vittima scelta per la truffa è una signora di 89 anni che abita in via Riva del Garda a Oltrisarco: qualche dubbio ce l'ha, i parenti poi le hanno ripetuto più volte di stare attenta a certe telefonate, ma all'altro capo del telefono c'è una persona più che convincente che sa usare le parole e il tono di voce giusti per carpirne la fiducia.

L'anziana vorrebbe riattaccare, ma l'uomo non molla, insiste: lei gli dice che non ha in casa quella somma e lui torna alla carica sull'urgenza di aiutare la nipote. E a quel punto la nonna, preoccupata all'idea che sua nipote sia in difficoltà, cede e propone allo sconosciuto di dargli invece dei soldi, gioielli. Lui, ovviamente, accetta.

La signora va in camera da letto e prende tutto ciò che ha: le due fedi, la sua e quella di suo marito morto anni fa, una spilla e un girocollo in oro. Mette gli ori in un sacchettino che consegna al truffatore che, dopo averla chiamata al telefono, suona alla porta di casa.

Inutile dire che il truffatore è ormai lontano, quando la donna chiama la figlia per capire meglio cos'è successo alla nipote. Francesca sta benissimo e quello che se n'è appena andato con gli ori di famiglia era un imbroglione specializzato in truffe agli anziani.

Indagini sono in corso da parte degli uomini della squadra Mobile, diretti da Giuseppe Tricarico, ma le possibilità di dare un nome e un volto al truffatore sono oggettivamente poche. Anche perché i truffati difficilmente riescono a fornire un identikit della persona vista, nella stragrande maggioranza dei casi, solo per pochi attimi. Difficile rintracciarlo anche attraverso i tabulati telefonici visto che utilizzano le vecchie cabine telefoniche.

Quella di cui è rimasta vittima la nonna di Oltrisarco è solo l’ennesima truffa commessa ai danni di persone anziane.

Per questo la Questura, in una nota diffusa ieri, lancia l’allarme e ribadisce la necessità di non “aderire alle eventuali richieste di sedicenti avvocati o di presunti amici di figli e nipoti che prospettando situazioni di difficoltà in cui si troverebbero i congiunti, richiedano denaro”.

«I destinatari di tali richieste - si legge nella nota - sono sempre persone anziane di cui viene carpita la buona fede».

Per questo la Questura invita “le persone che hanno rapporti con anziani di sensibilizzarli in tal senso e di avvertire le forze dell’ordine, telefonando al 113 o al 112 segnalando tempestivamente le circostanze sospette senza mai aderire ad incontri che vengano prospettati soprattutto presso la propria abitazione”.













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