Sulle Dolomiti chiusi Sella e Gardena 

Difficile il deflusso dei turisti dalle valli. Chiusi anche il valico del Pordoi, il Valparola e il Falzarego



BOLZANO. L'abbondante nevicata delle ultime ore ha creato una serie di problemi sia in Badia che in Gardena. Soprattutto la mobilità ha avuto pesanti conseguenze a seguito della chiusura dei passi Gardena, Sella, Pordoi, Valparola e Falzarego. Ovunque è gravissimo il pericolo di caduta valanghe e s'è preferito la chiusura delle strade dei passi. Ieri, in occasione del ricambio dei turisti, si è verificato un intasamento della statale della Pusteria e anche della statale della Gardena, uniche due strade che portano all'autostrada e che hanno consentito il rientro a casa dei turisti che in questo periodo sono particolarmente numerosi nella zona dolomitica. Sull'A22 ci sono state le complicazioni causate sempre dalla neve per cui l'intera giornata s'è trasformata in una sorta di incubo per chi s'è messo in viaggio. Lunghe le attese a causa delle code che si sono spostate sulla statale del Brennero. La situazione è stata pesante soprattutto in val Badia per la chiusura di Passo Gardena. Per pericolo di valanghe e per ragioni di sicurezza. I guai peggiori si avranno a partire da domani. Chi da Badia e Pusteria deve raggiungere la Gardena deve fare un giro vizioso attraverso la statale pusterese e l’autostrada del Brennero. A peggiorare la situazione c'è anche la chiusura di altri passi, come il Sella, il Valparola ed il Falzarego che impediscono la circolazione da e per l'Ampezzano ed il Trentino. Ma è la chiusura di passo Gardena che suscita, ancora una volta, le maggiori polemiche. La strada ha bisogno di maggiore sicurezza. Sono anni che se ne parla ma senza risultati concreti. Sono previsti l’allargamento della carreggiata, la sistemazione dei muri, dei banchetti e del guard rail. Si sta ragionando sulla possibilità di spostare più a sud un tratto di strada di circa 500 metri per evitare il tratto soggetto alla caduta di massi e di valanghe. È la soluzione che piace ai tecnici ma che ha un inconveniente da risolvere con il Comune di Selva che in quella zona ha la captazione dell’acqua potabile. Lo studio quindi è da coordinare con il Comune di Selva che non può rinunciare all’acqua. D’altra parte compito della Provincia è garantire la sicurezza a chi transita. Tra l'altro la stessa Provincia di Bolzano continua a pagare per i vari interventi di ripristino della strada dopo i franamenti e le valanghe. Lo spostamento della strada dovrebbe essere accompagnato dalla sistemazione di tettoie per garantire un’ulteriore protezione.(e.d.)













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