Sussidio casa, 240 dichiarazioni false

L’assessore Tommasini: «C’è chi sbaglia ma anche chi fa il furbo. In arrivo banca dati e contributo unificato»


dI Valeria Frangipane


BOLZANO. Nel 2011 sono state presentate 122 dichiarazioni tra irregolari e false sul sussidio casa all’Ipes ed altre 118 all’Assb.

L’assessore provinciale all’edilizia agevolata, Christian Tommasini, spiega che le irregolarità sono emerse nel corso dei normali controlli dell’Ipes che punta alla più completa trasparenza ed equità nella distribuzione dei contributi. Lo stesso ha fatto l’Assb e, a proposito, l’assessore Theiner ha fatto sapere che sono partite delle denunce circostanziate. Tommasini spiega che i tecnici si sono trovati di fronte a situazioni di diverso tipo. «Ad irregolarità dovute alla mancanza di documenti o a dichiarazioni false ed incomplete. Posso dire nel dettaglio che se c’è chi ha sbagliato, c’è stato anche chi ha fatto il furbo». Da capire se i furbi, in percentuale, siano tanti o pochi. «Direi che si tratta di un numero assolutamente fisiologico visto che in totale, in tutto l’Alto Adige, ogni anno vengono presentate circa 9.000 domande per avere il contributo all’affitto».

Tommasini spiega che adesso occorre modificare la procedura per evitare inutili sovrapposizioni. «Oggi il contributo per l’affitto viene dato sia dall’Ipes, attraverso il sussidio casa, che dall’Assb. E questo doppio binario ha creato una inevitabile sovrapposizione che ci ha portato ad alcuni, purtroppo inevitabili, abusi. Per questo abbiamo deciso che dall’anno prossimo le prestazioni saranno unificate e sarà istituita una banca dati ed i contributi verranno distribuiti in base al redditometro che avrà come riferimento il Durp (documento unico reddito e patrimonio). Insomma quello che è importante è che il contributo vada a chi ne ha effettivamente bisogno».

Tommasini ha pronto un disegno di legge preciso: « A partire dall’anno prossimo l'Ipes non accetterà più richieste di sussidio e la competenza passerà ai distretti sociali». A tutt'oggi però Assb e Comune non sanno ancora quanto potranno erogare e con quali criteri. «Attenzione però, perchè la questione cambierà solo per le nuove domande che verranno presentate, mentre per le altre rimarrà tutto uguale». Se l’incertezza è palpabile è certo che il sistema andava cambiato. Durnwalder l'ha ripetuto più volte. Basti pensare che nel 2011 è stato dato l'okay a 8.874 richieste per un totale di quasi 32 milioni di euro suddivisi come segue: quasi 13 milioni sono andati a richiedenti del gruppo linguistico tedesco; poco più di 7 milioni al gruppo linguistico italiano; 300 mila euro a ladini, 850 mila euro a cittadini di Paesi Ue e poco più di 10 milioni ad extracomunitari.

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