Tagliatelle all’ortica, asparagi e prosciutto 

I ristoranti non propongono solo i piatti a base di carne ma anche menù con erbe di prato e verdure di stagione


di Angelo Carrillo


BOLZANO. Pasqua golosa e non necessariamente tradizionale. Le proposte che i ristoranti mettono in tavola per le festività pasquali non si limitano più ai tradizionali piatti della festa: l’agnello della tradizione italiano o il capretto di quella tedesca. Quest’anno tornano nel piatto verdure ed ortaggi di stagione. Gli asparagi ad esempio. Lo storico Gasthaus Lamm di San Martino il Val Badia, le cui prime notizie risalgono addirittura al 1777 e pare fosse frequentato dall’oste sudtirolese più famoso, Andreas Hofer, ha preparato una speciale versione della carbonara con asparagi tagliati a fettine, scottati sulla piastra e conditi con una versione golosa della salsa bolzanina e prosciutto cotto pasquale. Quest’anno, infatti, la pasqua coincide con l’inizio della raccolta degli asparagi di Terlano. All’osteria di Settequerce Patauner, saranno i bianchi stigmi croccanti a caratterizzare molti dei piatti della festa e della domenica. Senza dimenticare il classico capretto preparato al forno con le patate e per i più arditi con le ultime rape navone. Una delizia. Tornando a Bolzano, sempre gettonatissimi i piatti a base di asparagi e prosciutto cotto pasquale. D’altro canto che le feste pasquali rappresentino un’occasione per trascorrere l’inizio della primavera in compagnia, possibilmente all’aperto, è uno dei riti più antichi della tradizione religiosa e popolare italiana. Partendo dalla colazione, che a seconda delle diverse regioni italiane, propone le prime torte “pasqualine”, di solito realizzate con abbondante uso di uova, simbolo di rinascita e ritorno alla vita, e le erbe di campo che affiorano dai rigori invernali. Spinaci, spinacini, radicchi, tarassaco, e, naturalmente l’ortica. Proprio in questi giorni nei mercati contadini si vendono fasci di ortiche raccolte ai bordi dei campi. Servivano per preparare piatti e infusi remineralizzanti dopo l’inverno n tempo avaro di verdure e frutta fresca. Oggi, oltre ai decotti, si utilizzano per preparare tagliatelle o il ripieno di ravioli. Una buona alternativa ai classici tortelli di ricotta e spinaci che si preparano a primavera. Naturalmente tra i piatti più gettonati, non possono mancare le uova sode e il prosciutto pasquale affumicato in casa. Ne viene preparata da sempre una versione assai golosa fasciata in una profumata crosta di pane e cumino l’Osteria dei carrettai che lo serve caldo con l’immancabile crema di rafano. Imperdibile. La macelleria gourmet di Hannes Mair a Terlano ne ha preparato una versione speciale: dopo aver preparato il classico prosciutto cotto con la vecchia ricetta del nonno lo profuma con essenza e fumo di pino mugo che li dona una straordinaria nota resinosa e balsamica. Da provare. Ma non c’è pasqua senza colomba, e allora, aggirandosi tra i vari negozi gourmet ecco fare capolino la colomba Perbellini, pera e cioccolata, della prelibateria Amò i di via MIlnao. Ma per i più arditi, imperdibile, la colomba del panifico Moderno di Isera o delle sue filiali. Lievito madre, mandorle e profumi sontuosi derivati da ingredienti di alta selezione. Un po’ come Andrea Tortora chef patisseur di Norbert Niederkofler, che ha inventato “l’uovo di Colomba” una golosa via di mezzo tra panettone e colomba. Da ordinare online. Ma ne vale la pena. Non solo a pasqua.













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