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Tangenziale di Bolzano, si parte: tunnel sotto il Colle

Il vicepresidente della Provincia di Bolzano: «Nel 2018 possiamo iniziare con il primo lotto»



BOLZANO. Quando si comincia a parlare di soldi, i sogni possono restare sogni o diventare realtà. Per la tangenziale di Bolzano la seconda risposta è finalmente quella giusta. Dice l'assessore Christian Tommasini: "Tutti e tre i lotti costano 367milioni. L'A22, con la concessione può darcene 120. E' il 20%. Magari è poco. Ma il primo lotto, quello che collega Bolzano Sud a Bolzano Nord sotto il Colle, costa 198 milioni. E' il più importante, è strategico. Se concentriamo lì i fondi A22, il contributo all'opera sale quasi al 70%. E allora si parte".

Il vice presidente Tommasini mostra la mappa con la nuova tangenziale

Ecco la notizia. Se si fosse su un campo di calcio a 5 minuti dalla fine è come se l'allenatore dicesse: accontentiamoci dell'1-0 o magari di un pareggio, è sempre un punto. L'altra notizia è che il via al progetto esecutivo ha una data: 2018.

L'ultima è che è stato definito il progetto. Bolzano sarà circondata da varianti su tre lati. Il primo tratto (lotto) parte dallo svincolo di Maso della Pieve a sud e, passando sotto il Colle con una galleria a "due canne", raggiunge ponte Campiglio: qui sarà costruito un nuovo svincolo per filtrare il traffico in entrate e uscita dalla città. E' il lotto su cui punta Tommasini per avviare l'opera, "stapparla", concentrando su quel bypass tutti i contributi A22.

Il secondo tratto prevede un tunnel sotto via Einstein per collegare sempre lo svincolo a sud di Maso della Pieve alla MeBo. Il terzo tratto riparte invece, a nord, da ponte Campiglio , bypassa in galleria Monte Tondo e si collega alla strada per Sarentino che già si sta dotando di una nuova galleria finale. Resta fuori il quarto lato, quello che girerebbe sopra San Maurizio a chiudere verso la Mebo.

Tre lati su quattro: sarebbe già tanto. "Forse molti non se ne sono accorti ma sono cambiati i tempi - riflette l'assessore - perchè 4-5 anni fa in Provincia e tra la Svp si giravano dall'altra parte quando si parlava di grandi opere per Bolzano". Tommasini su questa scelta infrastrutturale ha impegnato tutto il Pd. E' stato un lavoro lungo. Soprattutto in giunta provinciale. Poi Kompatscher ha fatto il resto. Nell'ultima conferenza di giunta il presidente ha detto: "La tangenziale si farà anche perchè il mio vicepresidente si è molto speso per questa cosa...".

Il vice è lui, Tommasini. Il quale ragiona soprattutto da politico. E infatti dice: "In questa fase di grande difficoltà per Bolzano, era necessario offrire un assist anche al prossimo sindaco. La città deve poter credere in qualcosa di concreto". La questione era , ed è, seria perchè il capoluogo ha vissuto decenni in penombra. Pochi giorni fa, proprio Tommasini era all'inaugurazione di un nuovo tratto della tangenziale di Brunico. Che, già a vederla così, sembra quella di Manhattan.

"Ma la Svp nelle valli viene da decenni di controllo delle risorse" ammette. Per questo non bastava il tesoretto A22. "Durnwalder - ricorda ancora il vicepresidente - aveva gioco facile. Gli assessori bolzanini arrivano al suo tavolo con decine di progetti. Tutti belli. Ma non puntavano mai su nessuno in particolare...". Ora si punta sul primo lotto da 198 milioni, finanziabili con i 120 A22. Via Einstein e il collegamento MeBo, tratto sud, costa invece poco più di 80 milioni, la galleria sotto Monte Tondo, ultimo tratto a nord, 87 milioni. Partiranno dopo, a cantiere ormai avviato. L'altra idea, illustrata a Trento la scorsa settimana, è quella di far lavorare al progetto l'A22 stessa con i suoi tecnici.

"Perchè in questo modo si risparmierebbero 6-7 mesi di gare d'appalto progettuali e si sfrutterebbe la sinergia tecnica di Carlo Costa, ad esempio". Il primo lotto, quello che farà partire la macchina, è stato definito anche negli svincoli. Si prevede la costruzione di un tunnel che aggancerà la variante in arrivo da Laives al flusso che giunge da nord verso Ponte Campiglio. Qui una nuova rotonda sopraelevata farebbe sboccare il tunnel a canne separate evitando intasamenti.

"Per la corrente di traffico passante in direzione nord sud un sovrappasso sarà in grado di by passare la rotatoria". L'imbocco sud permette invece di raggiungere, attraverso un complesso svincolo, sia la Zona, sia di proseguire verso sud entrando nell'attuale galleria di San Giacomo. Il lotto termina in prossimità della rotatoria Galvani con quattro corsie, due per direzione. Garantendo una elevata capacità di smaltimento in termini di veicoli-ora. Se si pensa che il tunnel e le varianti di Monte Benedetto a Merano sono costante 200 milioni, e cinque solo l'ultimo bypass per quella di Brunico, si comprende come Bolzano debba comunque lottare con le unghie e con i denti per avere quello che le sarebbe spettato ab initio.













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