Tavolini all'aperto: l'occupazione suolo costerà il 40%in più

Dal 2012 l'occupazione del suolo pubblico costerà di più: il municipio starebbe studiando un aumento del 20% per i bar con i tavolini esterni


Davide Pasquali


BOLZANO. In piazza Walther la tazzina di caffè è destinata ad aumentare di prezzo per (de)merito del Comune. Dal 2012 l'occupazione del suolo pubblico costerà di più: il municipio starebbe studiando un aumento del venti percento per i bar con i tavolini esterni, più un ulteriore aumento del venti percento per i locali dotati di pedana rialzata.

Dunque, per i più sfortunati un vero salasso: quaranta percento in più. Gli esercenti della piazza sono preoccupati perché, per non veder calare le loro entrate, saranno costretti a ritoccare i prezzi verso l'alto. La voce, in piazza, si è diffusa in un battibaleno, grazie al passaparola fra i locali. Per le vie ufficiali, anche a causa delle ferie, ora come ora risulta piuttosto difficoltoso approfondire i dettagli.

Unico fatto certo, confermato dagli interessati, è che il municipio ha informato per iscritto le associazioni di categoria, le quali hanno ora tempo fino alla fine di agosto per rispondere. Al momento si preferisce non fornire ulteriori particolari. C'è tensione, in piazza. E molto nervosismo. Attualmente si sta trattando col Comune, per evitare il salasso. Uscire subito con delle dure prese di posizione potrebbe anche risultare controproducente.

Comunque sia, la voce, insistente, trova più di una conferma fra i titolari dei locali aperti attorno alla statua di Walther. L'aumento dovrebbe riguardare il Cosap, ossia il Canone occupazione suolo aree pubbliche. Non sono certo bruscolini, come si può facilmente intuire. Il canone - fino a qualche anno fa noto come Tosap (T stava per tassa) - è calcolato in base a diversi parametri: superficie occupata, durata dell'orario di apertura, centralità della zona interessata. Ovviamente, nel salotto buono il canone tocca i massimi vertici. Per dirla in termini concreti, i locali coi tavolini fuori già oggi pagano svariate migliaia di euro l'anno.

E c'è pure chi supera i diecimila. Se il canone venisse ritoccato sarebbero guai. Già oggi sei locali hanno il dehor; diventeranno sette a fine agosto, quando riaprirà l'ex Edy bar, rinominato La Piazza. Avrà il giardino più esteso di tutti: 160 posti a sedere, almeno dieci i dipendenti al lavoro. Per quest'anno, visto che la bella stagione dura soltanto fino a ottobre, non converrà montare la pedana: costa troppo. Ad avere la pedana, però, l'anno prossimo saranno almeno in quattro. E si tenga conto che è in arrivo un ulteriore nuovo locale: un'enoteca che occuperà l'attuale tabacchino e il negozio Camicissima.

E che, probabilmente, non rinuncerà a qualche tavolino all'aperto. Il Comune, quest'anno, rischia di andare sotto di oltre 20 milioni di euro, per la mancata conclusione di diverse vendite di aree e immobili. Logico si tenti di correre ai ripari percorrendo altre strade. Ma in questo periodo di crisi, forse finita forse no, costringere bar e ristoranti a ritoccare i menu non sembra una trovata delle migliori. Piazza Walther è stata colpita dalla crisi meno di altri luoghi della città ma, dicono gli esercenti, meglio non scherzare col fuoco.













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