Terme, fallisce il blitz sull’aumento del capitale sociale

Il primo cittadino è costretto a ritirare il documento-voto dopo le proteste delle opposizioni per la spesa da 2,5 milioni


di Giuseppe Rossi


MERANO. Fallisce dopo oltre un'ora di accalorata discussione in consiglio comunale e dopo una sospensione della seduta piena di tensione, il tentativo del sindaco Paul Rösch di far approvare un documento voto sull'aumento di capitale delle Terme Merano spa.

Un argomento questo, che non era stato inserito all'ordine del giorno del consiglio comunale, ma estratto dal cilindro nel bel mezzo della relazione sullo stato delle società partecipate e delle loro dismissioni.

Un tentativo di far approvare un documento politico, che avrebbe spianato la strada all'aumento di capitale di Terme Merano spa da 2,5 milioni di euro con quattrini comunali, che ha mandato su tutte le furie i partiti di opposizione.

Un'operazione di questa portata, la sintesi dei vari interventi in aula prima della sospensione della seduta, non si porta in discussione all'ultimo minuto senza che i consiglieri si possano preparare, ma va almeno inserita all'ordine del giorno dell'assemblea inviata ai consiglieri con una settimana di preavviso.

Alla fine, dopo aver raccolto una montagna di critiche, consigliato dagli stessi Verdi, il sindaco ha fatto marcia indietro, ritirando il suo documento voto. Nel frattempo, tra una polemica e l'altra, in aula era riuscito a intervenire anche l'assessore comunale al bilancio Nerio Zaccaria, spiegando dove sarebbero finiti i soldi che il sindaco ha promesso al presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher di far confluire verso Terme Merano spa.

Entro maggio del prossimo anno la società termale vuole costruire una nuova zona relax tra il padiglione centrale e la zona dedicata alla palestra. Un intervento che è destinato ad aumentare di 2.300 metri la cubatura del centro termale. Il presidente Arno Kompatscher già alcuni fa aveva ripetuto che la Provincia per Merano e le sue Terme ha già dato e continuerà a ripianare le perdite derivanti dal mutuo e dagli ammortamenti.

Il governatore altoatesino però aveva anche detto che ora è il Comune di Merano che deve pensare ad eventuali nuovi investimenti. La cifra che servirà per la costruzione della nuova zona relax è appunto di 2,5 milioni, importo che il sindaco vuole versare alle Terme sottoforma di aumento di capitale sociale (oggi Merano detiene lo 0,09%). Andreas Cappello, presidente di Terme Merano, prima di muoversi, vuole certezze, ovvero il benestare politico che solo il consiglio comunale, visti gli importi, può dare. Di qui la fretta del sindaco dell'altra sera.

Ritirato il documento voto, i tempi per il via libera all'aumento di capitale si allungano: entro fine agosto sarà messa all'ordine del giorno la delibera da votare in consiglio comunale, poi sempre il civico consesso dovrà approvare la variazione di bilancio e il documento unico di programmazione con il flusso in uscita da 2,5 milioni di euro.

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