Tiziana Piccolo adesso è «onorevole» 

Dimissioni della trentina Segnana, la consigliera di Ora va alla Camera: «Non datemi della miracolata»



BOLZANO. E da ieri Tiziana Piccolo è «onorevole». La consigliera comunale leghista di Ora entra alla Camera. È l’effetto a catena delle dimissioni dei parlamentari trentini della Lega Maurizio Fugatti, Stefania Segnana e Giulia Zanotelli, che hanno optato per il ruolo di governatore e assessore provinciali: i tre ieri hanno rassegnato le dimissioni dal Parlamento con una lettera al presidente della Camera Roberto Fico. Stefania Segnana era stata eletta nel listino proporzionale regionale della Camera: il primo dei non eletti è Filippo Maturi (già eletto però nel proporzionale in Lazio). Quarta e ultima dei non eletti era appunto Tiziana Piccolo. «Mi hanno chiamato da poco dalla Camera, è tutto vero», confermava ieri pomeriggio. 62 anni, già impiegata, Tiziana Piccolo si recherà oggi a Roma per le procedure di registrazione.

Come si sente?

«Emozionatissima».

Quarta nel listino proporzionale: la sua era la classica candidatura di servizio. Poi è arrivato il successo enorme della Lega e lei si ritrova deputata.

«Sono sempre stata disponibile per il partito e leale, mi hanno chiesto di candidarmi. È andata bene. Vogliamo dire che la fedeltà paga? Sono orgogliosissima. Devo molto a Salvini, ai nostri sostenitori e militanti. Se qualcuno emerge, c’è sempre dietro il lavoro di tanti».

Da quanti anni è impegnata nella Lega?

«Da oltre dieci anni. Sono una leghista doc, dai tempi di Bossi in avanti. Ho voluto portare la Lega a Ora, prima non c’era. E alle ultime comunali sono stata eletta. Mi sento di essermi guadagnata tutto».

Miracolata?

«Ho lavorato sempre, adesso raccolgo i frutti».

Di cosa vorrebbe occuparsi alla Camera?

«Di famiglia. Ho cinque nipotini, conosco la fatica che fanno le madri per tenere insieme famiglia e lavoro. Servono più aiuti per le madri, non sono tutte privilegiate».

La Lega in giunta?

«Sono persone valide. Lasciamole lavorare. In bocca al lupo a tutti». (fr.g.)













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