Toponomastica bilingue: Durnwalderincontrerà Fitto per trovare l'accordo

Cartelli bilingui: Luis Durnwalder e Raffaele Fitto si incontreranno la settimana prossima. L’appuntamento a Roma nasce per fare il punto sul Fondo sociale europeo, ma lo stesso presidente provinciale fa sapere che «sarà naturale affrontare la vicenda della segnaletica»



BOLZANO. Cartelli bilingui: Luis Durnwalder e Raffaele Fitto si incontreranno la settimana prossima. E arriva la prima proposta di Palazzo Widmann: una tranche iniziale di tabelle in versione bilingue.
L’appuntamento a Roma nasce per fare il punto sul Fondo sociale europeo, ma lo stesso presidente provinciale fa sapere che «sarà naturale affrontare anche la vicenda della segnaletica».
Il ministro Fitto, impegnato in prima linea nella richiesta di rispetto del bilinguismo, si è augurato anche giovedì una soluzione «nei prossimi giorni».
Il presidente provinciale Luis Durnwalder potrebbe proporgli un primo passo avanti: «I nuovi cartelli saranno bilingui». E come regolarizzare le migliaia di tabelle solo in tedesco installate da Avs e associazioni turistiche? Durnwalder: «Potrebbero essere sostituite un po’ alla volta».
L’assessore Christian Tommasini, che in questi mesi ha tenuto i rapporti con il Cai, commenta: «Il ministro Fitto ha riconosciuto che Bolzano sta lavorando. Sono fiducioso che in poche settimane si possa arrivare a un accordo che lasci tutti soddisfatti: non stiamo discutendo della legge sulla toponomastica, ma di un caso specifico attinente a una relazione della procura».
In questa fase il lavoro è concentrato nelle mani dell’assessore Hans Berger, impegnato con i suoi uffici a preparare la proposta da sottoporre alla giunta. Ma l’appuntamento tra Durnwalder e Fitto per discutere di Fondo sociale europeo capita proprio nel momento giusto, perché il ministro ha preso da qualche settimana in mano la situazione. Durnwalder dovrebbe annunciare a Fitto un primo atto concreto di distensione. Il rinnovo della segnaletica non è ultimato: manca ancora la posa di diverse migliaia di cartelli.
«I prossimi che verranno installati saranno bilingui», annuncia Durnwalder.
Scoppiato il caso della segnaletica, la Provincia ha bloccato i finanziamenti all’Avs specifici per la nuova segnaletica. Durnwalder annuncia ora che quando si ripartirà con la posa, sarà «con tabelle bi-trilingui».
Resta il problema delle migliaia di cartelli già presenti sui sentieri e di cui Fitto chiede la correzione. Su questo fronte Durnwalder si dimostra possibilista, ma solo a lungo termine. Questa la sua ipotesi: «Si procederà con la versione bilingue mano a mano che i cartelli dovranno essere sostituiti per l’uso».
D’altronde, precisa, «nemmeno quando siamo subentrati all’Anas abbiamo sostituito da un giorno all’altro tutta la segnaletica. E non mi stancherò mai di ricordare che abbiamo in Alto Adige un serio problema di mancato rispetto del bilinguismo per quanto riguarda i rapporti con le forze dell’ordine. Senza cercare tanti esempi, citerò l’auto della Guardia di finanza che ho appena incontrato e che ha la scritta solo in italiano».
Sui tempi della sostituzione delle tabelle in tedesco in realtà la giunta non ha ancora preso una decisione e attende la proposta di Berger.
L’assessore e Obmann della Svp Richard Theienr fa sapere: «Il partito segue da vicino il lavoro di Berger ed è interamente al suo fianco. Lavora per trovare una soluzione praticabile, non populistica e accettabile per tutti. Nessuno di noi ha voglia di portare avanti questa questione in eterno».
L’assessore Christian Tommasini si augura di poter mettere un punto «nel giro di poche settimane, purché si riesca a lavorare serenamente». Rispetto a quanti cartelli verranno sostituiti e quando, Tommasini ricorda che «c’è un lavoro di verifica dei carabinieri commissionato dalla Procura. Quella è la base cui va data risposta». Va ricordato infatti che non c’è solo la pressione del governo, con ipotesi estrema di poteri sostitutivi affidati al commissariato del governo. E’ ancora aperta l’inchiesta della Procura, che ha calcolato sui sentieri la presenza dell’80 per cento di cartelli irregolari.
Il Cai nei giorni scorsi, dopo alcune aspre prese di posizioni di Berger nei confronti dell’associazione, ha fatto capire che intende togliersi dai riflettori. Tommasini conferma: «Il ruolo tecnico di Cai ed Avs in questo momento è esaurito».

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