Traffico, la Svp cittadina incalza la Provincia

Incontro in casa della Stella alpina. Steger: il capoluogo non è un figliastro


Francesca Gonzato


BOLZANO. Si è tenuto l'atteso vertice tra Svp di Bolzano e Svp provinciale. Il partito cittadino incalza la Provincia: «Vanno sbloccati i progetti, il capoluogo non può essere trattato come un figliastro». Durnwalder replica: «Allora diventate concreti». L'Obmann Dieter Steger annuncia: «Finalmente abbiamo spiragli sulla Ss12». Si è tenuto lunedì l'incontro chiesto settimane fa dalla Svp cittadina ai vertici provinciali. Dieter Steger, il vicesindaco Klaus Ladinser e il capogruppo Georg Mayr sono arrivati in via Brennero dopo il nulla di fatto sulle grandi opere registrato dal sindaco Spagnolli e Ladinser nell'incontro con la giunta provinciale la scorsa settimana. «Sono entrato pessimista e ne sono uscito più ottimista», riferisce Steger dopo il confronto con il Presidium della Svp e con gli assessori provinciali Svp. Si è parlato di tutto ciò che doveva partire ed è fermo, dalle circonvallazioni al collegamento con l'Oltradige, il Polo bibliotecario e la sistemazione degli impianti sportivi. E' stato deciso di organizzare una serie di incontri, cui parteciperanno anche il deputato Siegfried Brugger e il capogruppo provinciale Elmar Pichler Rolle, per avviare tutto ciò che è possibile. C'è la consapevolezza che la paralisi del Comune di Bolzano rischia di fare male a tutti, anche alla Svp. Conferma Pichler Rolle: «Alle elezioni comunali la Svp deve presentarsi avendo realizzato almeno una parte dei progetti promessi».Così Steger sulla variante della Ss12 tra S.Giacomo e Campiglio: «Il presidente Durnwalder ha ribadito che l'obiettivo è ottenere il finanziamento dalla A22. Se verrà confermata la concessione, i tempi possono essere abbastanza rapidi». Il problema è se l'Autobrennero non avrà più la concessione. Finora Durnwalder aveva scoraggiato il Comune: «I finanziamenti provinciali per le strade sono già blindati per i prossimi otto anni». Secondo Steger la posizione non è più cosi rigida: «Abbiamo spiegato che Bolzano non potrebbe aspettare otto anni. Mi sembra che discuterne apertamente sia servito: se ci saranno problemi con il finanziamento attraverso l'A22 le priorità andranno riviste. Non si tratta solo di fare un favore ai cittadini di Bolzano, ma di costruire un sistema di circonvallazioni, la ss12 e il tunnel di Monte Tondo, importanti per tutti coloro che dal resto della provincia si recano a Bolzano». Spagnolli è scettico: «Spero anch'io che la A22 finanzi la Ss12, ma finora non c'è alcun impegno formale». Lo conferma Silvano Baratta, rappresentante del Comune nel Cda dell'Autobrennero: «Il Cda ha approvato solo un promemoria». Anche Spagnolli chiarisce che «Bolzano non può attendere all'infinito. Se non ci saranno i finanziamenti per la Ss12 dovremo studiare un'altra soluzione: ci concentreremo su un altro concetto di mobilità e di trasporto pubblico». E' rientrata ieri sera la delegazione di Provincia e Comuni impegnata a Nantes nel viaggio studio sul metrobus. Brigitte Foppa (Verdi) si dichiara contraria a una eventuale soluzione mista di metrobus da Caldaro a Castel Firmiano, con cambio su tram fino al centro città. Spagnolli è possibilista: «Non mi interessa la formula. L'obiettivo è collegare Caldaro al centro di Bolzano in 25-30 minuti. Se ci si riesce, bene. Altrimenti inutile andare avanti». Informa Guido Margheri (Sel): «La Provincia ha già deciso lo scambio a Castel Firmiano. Ecco perché preme per sfrattare il rimessaggio camper a Ponte Adige, dove sorgerà un parcheggio da mille posti».

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