Travolti da un’auto muoiono due giovani

Le vittime sono Stefanie Ravasi, 21 anni di Cermes e David Pirhofer, 31 anni Il conducente della Vw Lupo, un 18enne, è risultato negativo all’alcoltest


di Ezio Danieli


MERANO. Tragedia la notte scorsa sulla strada statale a Sinigo. In via Nazionale una bicicletta con due giovani a bordo è stata tamponata da un'auto. Era passata da pochi minuti la mezzanotte e per i due ciclisti - Stefanie Ravasi di 21 anni di Cermes ed il 31enne David Pirhofer di Castelbello-Ciardes in val Venosta - non c'è stato nulla da fare. Morti entrambi praticamente sul colpo. Una fatalità che ha lasciato sgomenti sia i soccorritori, giunti subito sul posto dell’incidente, che quanti conoscevano le due giovani vite spezzate troppo presto.

L'automobilista che ha travolto la bicicletta - il neopatentato P.P. di 18 anni residente a Merano - è stato sottoposto subito al test alcolemico che è risultato negativo. È stato poi portato all'ospedale con uno di choc.

Sul posto dell'investimento è stata trovata un'altra bicicletta. La polizia locale di Merano sospetta che un altro ciclista fosse assieme ai due giovani deceduti e che si sia allontanato nel cuore della notte per superare un momento di comprensibile choc.

Tutto è accaduto, pochi minuti dopo la mezzanotte in via Nazionale a Sinigo, una cinquantina di metri dopo la pizzeria Römerkeller. Il tratto di strada è piuttosto buio. C'è l'illuminazione pubblica sul lato opposto della via. Ma non è sufficiente ad illuminare entrambe le corsie di marcia.

I due giovani stavano viaggiando in direzione sud. Forse volevano raggiungere Cermes dove abitavano assieme al piano inferiore della casa dove vivono i genitori di Stefanie. Cosa sia accaduto è ancora al vaglio della polizia municipale di Merano. Fatto sta che, nella stessa direzione dei due in bici, è arrivata la "Volkswagen Lupo" condotta dal giovane P.P. di Merano che ha poco aveva preso la patente che portava a bordo una giovane amica. L'impatto è stato violento. Sull'asfalto non è rimasta la minima traccia di frenata.

La bicicletta è stata tamponata in pieno e i due a bordo sono stati scagliati a circa 10-20 metri di distanza. Entrambi sono morti sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate in varie parti del corpo.

Quando sono arrivati i primi soccorsi il destino di Stefanie Ravasi e di David Pirhofer era già segnato.

I due a bordo della "Lupo" sono stati soccorsi e portati all'ospedale Tappeiner in stato di choc. Ieri mattina hanno fornito la loro testimonianza, seppure parziale, di quanto accaduto.

Una testimonianza che trovato subito conferma in ciò che i vigili urbani avevano raccolto tramite le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza che sono sistemate lungo quel tratto di via Nazionale. I vigili stanno ancora controllando il video per verificare la presenza o meno di un altro ciclista che procedeva nella stessa direzione delle due vittime; una bicicletta, integra, è stata infatti rinvenuta ai lati della strada.

Probabile che il conducente, scosso per aver assistito alla tragedia, l'abbia abbandonata e sia fuggito nella notte. I vigili attendono che si faccia vivo e fornisca una testimonianza dell'accaduto.

Sul posto dell'incidente si sono portati la Croce Bianca di Merano e di Lana che ha provveduto a prestare soccorso ai due occupanti della Lupo. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Sinigo-Montefranco per liberare la statale di vari detriti. I vigili urbani hanno provveduto a bloccare il transito in via Nazionale a Sinigo: le auto, numerose nonostante l'ora tarda, sono state deviate lungo le strade interne della frazione con ottimo lavoro dei pompieri. Sinigo è rimasta molto scossa dalla tragedia accaduta in un punto di via Nazionale già teatro in passato di altri incidenti.

Sul luogo della disgrazia dove mani pietose hanno sistemato ed acceso due candele a pietà delle giovani vite spezzate, ieri mattina verso le dieci sono arrivati il papà di Stefanie in compagnia dello zio materno della ragazza morta. Con le lacrime agli occhi hanno voluto vedere da vicino il luogo della tragedia.

Canzio Ravasi, noto nel Meranese per la sua attività di allenatore, si è commosso dopo essersi fermato ad osservare sull'asfalto i segni rossi dei rilievi fatti dai vigili urbani. Poi, preso sottobraccio dal sindaco di Cermes Roland Pernthaler, ha lasciato Sinigo dove ha perduto la vita Stefanie, la sua unica figlia. È corso a casa dalla moglie Sabine che, sconvolta dal dolore, non se l'era sentita di seguire il marito ed il fratello.

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