Travolto dalla valanga, salvo scialpinista

I compagni di gita hanno estratto un 52enne del posto dalla massa nevosa: l’uomo ricoverato a Brunico ma non è grave


di Aldo De Pellegrin


PREDOI. Nuovo allarme valanghe, il terzo in meno di dieci giorni, con un altro scialpinista travolto dalla massa nevosa e fortunatamente ferito in modo non grave, ieri mattina sul Monte Fumo, una cima di 3.251 metri nel gruppo delle Alpi Aurine al confine con le Alpi della Zillertal che sovrasta l'abitato di Predoi.

L'apparato dei soccorritori altoatesini è stato mobilitato attorno alle 10 del mattino, alla richiesta d'aiuto di un gruppo di quattro scialpinisti della Valle Aurina. Uno era stato travolto, a circa 2.650 metri di quota, da una valanga di lastroni di neve, con un fronte di una trentina di metri per un centinaio di metri di lunghezza sul ripido costone della montagna.

Prontamente si sono levati in volo il Pelikan 2 dell'elisoccorso provinciale e l'elicottero di Aiut Alpin Dolomites, entrambi con i medici a bordo, mentre si attivavano anche i corpi del Bergrettungsdienst della Valle Aurina, quello di Campo Tures, il soccorso alpino della Guardia di finanza ed il nucleo cinofilo in seno al Brd dell'alto Adige.

Nel frattempo, in quota, i tre compagni dello scialpinista travolto, raggiunti ed aiutati da altri due scialpinisti, anche loro valligiani e impegnati sullo stesso tracciato, sono riusciti a localizzare l'amico sotto la neve ed a riportarlo rapidamente alla luce, ferito in maniera leggera ed ancora cosciente.

Subito la notizia è stata diffusa alla centrale di soccorso del 118, che ha così richiamato alla base il Pelikan 2, i due corpi di soccorso più distanti dal luogo d'intervento e le unità cinofile, lasciando al velivolo di Aiut Alpin Dolomites ed al Brd della Valle Aurina, guidato da Oskar Lechner, il compito di raggiungere il luogo dell'incidente e di portare a compimento l'operazione.

Facendo base al campo sportivo di Predoi, l'elicottero di Aiut Alpin Dolomites ha accolto a bordo gli uomini specializzati del Brd valligiano, raggiungendo con loro la comitiva di scialpinisti in attesa con il ferito alla base della valanga. All'uomo, un 52enne della Valle Aurina, il medico d'emergenza, oltre alle ferite superficiali e leggere, ha riscontrato uno stato di ipotermia, per cui, dopo le prime cure sul posto, è stato trasferito in elicottero all'ospedale di Brunico per il completamento della terapia.

Ieri in Alta Valle Aurina, come del resto in tutto l'Alto Adige, il rischio valanghe era stimato dai meteorologi di grado 2 sulla scala di 5, ma probabilmente la neve caduta mercoledì e in nottata, in contrasto con le alte temperature dei giorni precedenti, ha causato la stratificazione che poi si è messa in movimento. Sul posto, per le verifiche che la legge impone, si sono recati i carabinieri della stazione di Cadipietra, competente per territorio dopo la chiusura di Predoi.

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