Tre giovani incappucciati filmati durante il furto

Le telecamere li hanno immortalati mentre scassinavano la porta al «Legend» La proprietaria: «Sono giovani del quartiere». Un secondo colpo da «All in»


di Alan Conti


BOLZANO. Metodi identici, ora simile, stessa notte. Ci sono molte possibilità che la mano dietro due tentati furti messi a segno la scorsa notte tra via Sassari e via Milano sia la stessa. I due negozi scelti dai malviventi, peraltro, coincidono curiosamente con la stessa merceologia di vendita, seppur con stili diversi. Da una parte “Legend” e dall'altra “All-In”: settore street wear. Pubblico e target piuttosto giovanile. Il primo, in via Sassari, è dotato di telecamera di videosorveglianza: aspetto che potrebbe rivelarsi cruciale nell’individuare i responsabili del reato durante la nottata. Il filmato, infatti, riprende tre ragazzi con addosso una felpa con cappuccio alzato sulla testa nel tentativo di aprire la porta d’ingresso. Probabilmente con un piede di porco. Arrabbiata la proprietaria: «Qualcuno ha visto e si tratta di giovani del quartiere». Il portone ha retto e il massimo riuscito ai ladri è quello di procurare un danno alla struttura. Sono diverse, infatti, le ammaccature lasciate sullo stipite. Le immagini, però potrebbero essere la chiave di volta per l’identificazione. Alcuni ragazzi a spasso ieri sera, infatti, hanno riferito ai carabinieri di aver incontrato alcuni ragazzi sospetti. Gente del quartiere. Impossibile riconoscere i volti dai frame del girato, ma ad essere determinante potrebbe essere un altro particolare: le scarpe.

Il secondo episodio è andato in scena, probabilmente in un secondo momento, nel negozio “All-In” di via Milano. Come detto si rimane nell’ambito dell’abbigliamento settoriale. I segni riportati sulla serratura sono identici. Inevitabile pensare a un’associazione di idee: non ce l’hanno fatta in via Sassari, ci hanno riprovato a un tiro di schioppo. Niente da fare nemmeno in questo caso e porta che è rimasta chiusa. Danni limitati alla struttura per i titolari.

È possibile, comunque, che i ladri non abbiano tentato solo di sfondare l’apertura, ma mirassero a un’operazione più sofisticata. Quando il cilindro interno alla serratura è abbastanza lungo, infatti, con mani abili riescono a far cadere la parte esterna sostituendola con un altro cilindro portato da casa.

A quel punto basta agganciarci un pomello per far girare le mandate e aprire la porta come se si avesse la chiave. In alcuni casi ricompongono pure il cilindro originale lasciando l’apertura uguale a come l’hanno trovata. Di fatto un lavoro invisibile. La conformazione delle serrature dei due negozi, però, non sembra particolarmente adatte a questa tecnica, ma nulla si può escludere a priori. Resta il dato di un doppio tentativo a vuoto frutto, forse, di una notte brava.

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