Treni austriaci, sfida agli «italiani»
Il nuovo «Ec» da Monaco a Bologna: comodo, pulito e personale trilingue
BOLZANO. Basta code in biglietteria. Basta obliterare il ticket prima di salire. Il biglietto si paga (salato) sul treno. Senza multe. Ma se lo si acquista online fino a tre giorni prima del viaggio si risparmia. I wc risplendono. Sono i nuovi Eurocity lombardo-germanico-austriaci.
Lunedì 14 dicembre 2009. Ore 13.36. Un miniviaggio di prova, fra Bolzano e Trento. In stazione a Bolzano giunge un nuovo convoglio. E inizia una nuova era. Locomotore “Öbb” (austriaco), vagoni “Db” (germanici), personale in servizio a bordo metà di “Ferrovie Nord” (lombardo), metà tedesco. Di Germania. Il treno, inutile girarci intorno, è una sciccheria. A bordo c’è addirittura un display digitale che informa in tempo reale sulla velocità di crociera. Il treno arriva in orario. Capotreno e collaboratori sono presenti, sorridono, non perdono la pazienza, illustrano, rispiegano. In italiano, Hochdeutsch e perfetto inglese oxfordiano. Il volume dell’altoparlante è addirittura consono. Il bagno è pulito - chirurgicamente - e dispone pure di fasciatoio per cambiare i bimbi. La temperatura all’interno dei vagoni è purtroppo disomogenea. Un pochino troppo calda qui, un niente troppo fredda là. Ma i controllori, c’è da non crederci, passano a scusarsi vagone per vagone, e spiegano il perché del disagio. «Stiamo correndo ai ripari». Ed è la verità: il tecnico corre proprio di carrozza in carrozza.
Multa per chi non ha il biglietto? Macché. Sanzione per chi non ha obliterato? Macché. Sovrapprezzo per chi acquista il ticket a bordo? Macché. Cazziatone se non hai contanti? Macché. Se si paga con bancomat o carta di credito ti sorridono.
«Questo è un treno internazionale, con elevati standard qualitativi», racconta il capotreno lumbàrd. «Si tratta di una classe di prodotto differente dai convogli di Trenitalia, e non occorre spiegare il perché. In futuro miglioreremo sensibilmente. A regime viaggeremo con un tipo particolare di materiale rotabile: i Rail-Jet. Sono treni tedeschi in grado di viaggiare a 300 chilometri l’ora, anche se per adesso in Italia hanno l’autorizzazione per andare solo fino a 90». Sa, bisbiglia, «ci mettono i bastoni fra le ruote, siamo concorrenti...».
Per ora si può scendere solo fino a Bologna, «che però è il più trafficato nodo ferroviario italiano, dove ogni mezz’ora parte una Freccia rossa dell’alta velocità di Trenitalia diretta a Roma». E poi, i piani aziendali dicono già ora che se i convogli italo-tedeschi avranno successo, «i percorsi si allungheranno. Si arriverà diretti a Roma, o magari a Napoli. In estate corse fino a Rimini».
Il treno scivola leggero e silenzioso. In un niente si arriva in quel di Trento. E qui accade qualcosa che spiega assai più di tante nostre parole: il treno arriva in stazione con tre minuti di... anticipo!
Certo, il viaggio in seconda classe costa la bellezza di 14 euro; 28 l’andata e ritorno. Se ce lo si può permettere...