TRASPORTI

Treni austriaci, sfida agli «italiani»

Il nuovo «Ec» da Monaco a Bologna: comodo, pulito e personale trilingue


Davide Pasquali


BOLZANO. Basta code in biglietteria. Basta obliterare il ticket prima di salire. Il biglietto si paga (salato) sul treno. Senza multe. Ma se lo si acquista online fino a tre giorni prima del viaggio si risparmia. I wc risplendono. Sono i nuovi Eurocity lombardo-germanico-austriaci.
Lunedì 14 dicembre 2009. Ore 13.36. Un miniviaggio di prova, fra Bolzano e Trento. In stazione a Bolzano giunge un nuovo convoglio. E inizia una nuova era. Locomotore “Öbb” (austriaco), vagoni “Db” (germanici), personale in servizio a bordo metà di “Ferrovie Nord” (lombardo), metà tedesco. Di Germania. Il treno, inutile girarci intorno, è una sciccheria. A bordo c’è addirittura un display digitale che informa in tempo reale sulla velocità di crociera. Il treno arriva in orario. Capotreno e collaboratori sono presenti, sorridono, non perdono la pazienza, illustrano, rispiegano. In italiano, Hochdeutsch e perfetto inglese oxfordiano. Il volume dell’altoparlante è addirittura consono. Il bagno è pulito - chirurgicamente - e dispone pure di fasciatoio per cambiare i bimbi. La temperatura all’interno dei vagoni è purtroppo disomogenea. Un pochino troppo calda qui, un niente troppo fredda là. Ma i controllori, c’è da non crederci, passano a scusarsi vagone per vagone, e spiegano il perché del disagio. «Stiamo correndo ai ripari». Ed è la verità: il tecnico corre proprio di carrozza in carrozza.
Multa per chi non ha il biglietto? Macché. Sanzione per chi non ha obliterato? Macché. Sovrapprezzo per chi acquista il ticket a bordo? Macché. Cazziatone se non hai contanti? Macché. Se si paga con bancomat o carta di credito ti sorridono.
«Questo è un treno internazionale, con elevati standard qualitativi», racconta il capotreno lumbàrd. «Si tratta di una classe di prodotto differente dai convogli di Trenitalia, e non occorre spiegare il perché. In futuro miglioreremo sensibilmente. A regime viaggeremo con un tipo particolare di materiale rotabile: i Rail-Jet. Sono treni tedeschi in grado di viaggiare a 300 chilometri l’ora, anche se per adesso in Italia hanno l’autorizzazione per andare solo fino a 90». Sa, bisbiglia, «ci mettono i bastoni fra le ruote, siamo concorrenti...».
Per ora si può scendere solo fino a Bologna, «che però è il più trafficato nodo ferroviario italiano, dove ogni mezz’ora parte una Freccia rossa dell’alta velocità di Trenitalia diretta a Roma». E poi, i piani aziendali dicono già ora che se i convogli italo-tedeschi avranno successo, «i percorsi si allungheranno. Si arriverà diretti a Roma, o magari a Napoli. In estate corse fino a Rimini».
Il treno scivola leggero e silenzioso. In un niente si arriva in quel di Trento. E qui accade qualcosa che spiega assai più di tante nostre parole: il treno arriva in stazione con tre minuti di... anticipo!
Certo, il viaggio in seconda classe costa la bellezza di 14 euro; 28 l’andata e ritorno. Se ce lo si può permettere...













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