Troppi bus, Rencio pericolosa per le bici

Ciclisti costretti a pedalare sui marciapiedi. I residenti: la Provincia faccia deviare i mezzi della Sad per via Innsbruck


di Davide Pasquali


BOLZANO. Troppi bus, a Rencio, su una via molto stretta e assai pericolosa. I residenti si lamentano da anni, invano, ma finora le rimostranze riguardavano quasi esclusivamente l’inquinamento atmosferico e acustico. Ora a mobilitarsi sono i tanti ciclisti della zona, costretti a montare sul marciapiedi (quando c’è) per non essere “stirati” dagli autobus. Adesso il rione domanda con forza alla Provincia di spostare finalmente il transito dei mezzi pubblici, almeno quelli della Sad, su via Innsbruck, sgravando così la zona residenziale di Rencio almeno dal traffico pesante.

«A Bolzano - racconta Wolfgang Psenner, portvoce dei ciclisti di Rencio - ci sono delle zone che ti costringono a non rispettare il codice della strada. Le biciclette sono dei veicoli e come tali devono rispettare le norme, ma su una strada dove ogni giorno passano centinaia di pullman della Sad e della Sasa, nonché tanti altri bus privati, senza tenere poi conto delle innumerevoli auto, i ciclisti si vedono costretti a utilizzare il marciapiedi come ciclabile». Ciclabile che, per inciso, qui non esiste.

Partendo da via Renon, a salire, i tratti pericolosi sono numerosi perché, nella maggior parte del suo sviluppo, via Rencio è priva di marciapiedi sul lato a monte, e in certi tratti pure su quello a valle (sotto al porticato infatti in bicicletta non si passa). Ovvio che sia pericoloso viaggiare in strada, ma altrettanto pericoloso è pure pedalare sui marciapiedi, dove al contempo camminano i pedoni.

Un notevole miglioramento «si otterrebbe dirottando altrove i pullman della Sad, anche quelli fuori servizio, e i bus privati che organizzano le trasferte a Innsbruck e a Monaco (pullman a due piani)». Finora però «da parte del Comune di Bolzano (autobus Sad) sono arrivate soltanto promesse». Il vicesindaco Klaus Ladinser, ricorda Psenner, «ha assicurato di aver fatto di tutto, ma ha anche detto a chiare lettere che la colpa è della Provincia, ossia dell’assessore alla mobilità Thomas Widmann, e soprattutto del sindaco di Cornedo all’Isarco nonché presidente della comunità comprensoriale Salto-Sciliar, Albin Kofler».

Se così fosse, visto che Kofler ora si candida per le Provinciali e si presenta come una persona con Hausverstand, ossia di buon senso, «vorremmo tanto che ci spiegasse lui stesso perché ogni giorno e soprattutto alla mattina, tutti i ciclisti e i pedoni adulti e bambini della zona di Rencio (centro città, zona scuola, biblioteca, chiesa eccetera) devono rischiare la vita o in alternativa non rispettare il codice della strada? E tutto questo provocato da chi è dotato di buon senso?»

Che sia merito o colpa di Comune, Provincia o Comunità comprensoriale, «è ora che si ponga fine a questo disagio, che dura ormai da troppo tempo».













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