«Troppo rumore alle feste del Kimm» Residenti infuriati

«Musica avanti fino a notte fonda e non si può dormire» Sergio Fioravanti: vogliamo scrivere una lettera al Comune


di Simone Facchini


MERANO. Sonni agitati, quando non notti insonni, a causa dei «bailamme» festaioli a Maia Bassa. Ma questa volta non si tratta della zona via Armonia-via Matteotti, in passato finita nel ciclone a più riprese a causa di party e scorribande notturne che molestavano la quiete del quartiere. A finire nel mirino questa volta sono il Kimm, il centro affiancato alla parrocchia di Maia Bassa, e il parcheggio antistante.

Una «new entry» nel panorama di aree cittadine che denunciano schiamazzi e volumi musicali esagerati al di fuori degli orari di tolleranza. A farsi portavoce del malcontento di molti inquilini è Sergio Fioravanti, residente in uno dei condomini attigui al Kimm nelle cui vicinanze si trova pure la casa di riposo. "A dire il vero non si tratta di una new entry - spiega - perché la questione si protrae ormai da ben più di un anno. Solo che adesso la misura è colma. Le feste nei fine settimana si protraggono oltre l'una di notte, in alcuni casi sforano le due, le tre... con la musica che giunge all'interno delle abitazioni e non consente di riposare. Dubito che vi siano autorizzazioni fino a quelle ore. Non si tratta di casi isolati, purtroppo, bensì di routine. E come se non bastasse, finita la festa il baccano si trasferisce all'esterno, sul piazzale dove posteggiano le auto, e continua fino all'alba. Sono episodi che non possiamo più sopportare".

A rincarare la dose, vi è il fatto che alle manifestazioni dei weekend hanno via via cominciato ad accumularsi circostanze simili anche in mezzo alla settimana. "Penso che si tratti di episodi più o meno improvvisati - continua Fioravanti - perché a volte pare che la serata trascorra quieta quando, anche a ora tarda, dopo le 23 quando non passata mezzanotte, comincia il baccano. Soprattutto adesso che anche la sera fa caldo, vengono aperti varchi che mettono in comunicazione la sala con l'esterno e la musica fuoriesce ad alto volume. In alcune occasioni ho provato a sollecitare l'intervento della polizia municipale, ma senza ottenere riscontri risolutivi". La protesta, ora sotto forma di reazione "di pancia", è destinata a essere formalizzata e indirizzata all'amministrazione comunale: "Scriveremo una lettera dettagliata - conclude Fioravanti - con la quale presenteremo il problema alla giunta municipale e proporremo delle contromisure". Si apre così un altro fronte nella perenne querelle fra chi, in particolare durante la bella stagione, fa le ore piccole e coloro che esigono il diritto alla quiete.

Certo i distinguo sono molti: in primis, spesso basterebbe abbassare i volumi e mantenere comportamenti civili almeno per stemperare gli animi. Dall'altra parte si denunciano soglie di tolleranza basse. Il centro storico e la città vecchia hanno fatto e in alcuni casi continuano a fare da terreno di opposizione fra distinte fazioni, così come il già citato caso di via Armonia-via Matteotti.

Presso il centro Kimm, almeno fino a oggi, sembrava che la "convivenza" non creasse contenziosi. Fino ad oggi.

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