Trovato l’accordo: due senatori

Nella riforma l’Alto Adige invierà un consigliere e un sindaco. Via alla Convenzione per lo Statuto



BOLZANO. Dentro e fuori da una riunione all’altra, e alla fine il compromesso si è trovato. Nel «nuovo» Senato i senatori saranno «eletti», anche se il metodo non è ancora chiarito. Il senatore Karl Zeller è stato tra i protagonisti della maratona di trattative dei capigruppo di maggioranza con il ministro Maria Elena Boschi sulla riforma costituzionale, terminata con un testo accettato anche dalla minoranza del Pd.

Il giorno dopo Zeller ostenta un interesse più che moderato: «La questione dell’elettività ha monopolizzato purtroppo la discussione. Altri sono i temi su cui puntiamo e che purtroppo sono del tutto aperti». Il Gruppo per le autonomie, presieduto da Zeller, ha firmato i tre emendamenti chiave della maggioranza, tra cui la novità sull’elettività dei futuri senatori.

I futuri senatori. Il testo precisa che i futuri senatori verranno scelti «in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri». Il metodo verrà indicato dalla nuova legge elettorale nazionale. Questa nuova complicazione toccherà solo in minima parte il Trentino Alto Adige, che esprimerà in tutto quattro senatori, di cui due consiglieri provinciali e due sindaci.

La norma per l’Alto Adige prevede in particolare che la rappresentanza vada ai due principali gruppi linguistici. Ci sarà dunque un senatore di lingua tedesca e uno di lingua italiana. Il primo sarà un consigliere provinciale, il secondo un sindaco (l’obiettivo è nominare il sindaco di Bolzano).

Chiarisce Zeller: «La norma nazionale sarà molto complicata, mentre per noi sarà tutto più semplice, grazie ai numeri ristretti. Probabilmente sarà necessario ritoccare solo la legge elettorale per il consiglio provinciale, prevedendo un meccanismo di doppia votazione per il futuro senatore».

Il ruolo del Senato. Il Gruppo per le autonomie ha poi depositato, come ricorda Zeller, altri emendamenti che riguardano «la vera polpa, dal nostro punto di vista, per dare un senso a questa riforma costituzionale». Il fatto che siano depositati, non significa che verranno accolti, anche se il Gruppo per le autonomie è partner di maggioranza e questo garantisce l’accesso alle riunioni ristrette. «Di solito ci troviamo in sei, tra capigruppo, sottosegretario Pizzetti e ministro Boschi », ricorda Zeller. Parlando di «polpa» il senatore intende soprattutto, «dare peso specifico al Senato, perché sia effettivamente il Senato delle autonomie». Uno degli emendamenti punta ad assegnare al Senato il potere di voto sulle leggi che incidano sulle finanze regionali. Si punta poi a garantire, ricorda il senatore Francesco Palermo, anche alle autonomie speciali nuove competenze, come quella sull’ambiente. Ci sono poi emendamenti per migliorare le norme per le autonomie speciali, eliminando il riferimento al potere sostitutivo dello Stato. Ma Zeller chiarisce: «Il testo attuale è già buono, perché prevede l’intesa sulle modifiche dello Statuto».

La convenzione sullo Statuto. Arriva intanto la data di avvio della Convenzione provinciale per la modifica dello Statuto, un tema che si intreccia con la riforma costituzionale. Per la prima volta viene previsto un meccanismo di lavoro plurale sullo Statuto. Il consiglio provinciale ha deciso con legge l'istituzione della Convenzione, cui spetta elaborare una bozza riguardante l'adeguamento e l'integrazione dello Statuto di autonomia. L'ufficio di presidenza del Consiglio, guidato da Thomas Widmann, ha stabilito la tabella di marcia: la Convenzione quale organo di 33 componenti avvierà i suoi lavori nella primavera 2016. Prima, il 16 gennaio, partirà la fase di partecipazione della società civile. «Attraverso numerosi incontri di confronto nelle diverse comunità comprensoriali dell'Alto Adige a partire dal 16 gennaio, cittadini ed esperti elaboreranno proposte per il futuro dell'Alto Adige: queste saranno poi materiale di lavoro della Convenzione», informa l’ufficio di presidenza, «Componenti della Convenzione (quale organo dei 33) sono rappresentanti dei Comuni, dei partner sociali, dei gruppi consiliari, esperti di diritto e persone che verranno scelte da un forum di cittadini (il "Forum dei 100"). I cittadini e le cittadine potranno partecipare alla discussione e dare il loro contributo anche tramite la piattaforma interattiva, che sarà attivata in occasione della riunione inaugurale del 16 gennaio in consiglio provinciale». Per la consulenza scientifica, l'ufficio di presidenza ha identificato l’Eurac quale partner ideale.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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