Truffe ed evasioni totali recuperati milioni di euro

Nel rapporto annuale della Guardia di Finanza emergono pratiche illecite per finanziamenti pubblici e frodi al sistema sanitario. Notevoli danni erariali



BOLZANO. Tutelare l’economia legale e le imprese rispettose delle regole garantendo il corretto impiego delle risorse destinate a favorire le politiche di sviluppo economico e sociale. E’ la filosofia che ha guidato l’azione operativa della Guardia di Finanza in Trentino Alto Adige anche lo scorso anno. E’ quanto le Fiamme Gialle hanno evidenziato ieri in occasione del consuntivo annuale relativo al 2015.

Alcuni dei risultati più lusinghieri sono stati conseguiti nel contrasto alle truffe alla pubblica amministrazione. Il Trentino Alto Adige è una delle zone d’Italia meno a rischio anche sotto questo profilo eppure grazie all’opera della Guardia di Finanza sono state scoperte pratiche illecite per finanziamenti pubblici (con documentazione infedele) per oltre 12 milioni di euro. Denunciati 155 soggetti. Sempre in Trentino Alto Adige sono state individuate truffe nel settore previdenziale e al sistema sanitario nazionale per oltre 8 milioni di euro, con contestuale denuncia di altri 142 soggetti. Nell’ambito di 41 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, sono stati poi segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per più di 66 milioni di euro. In questo ambito sono stati segnalati alla magistratura contabile 110 persone con ipotesi di responsabilità erariale. Sempre nell’ambito dei presunti danni erariali c’è anche da rilevare la segnalazione alla Corte dei Conti del sindaco, vicesindaco e di 12 consiglieri comunali di San Martino in Badia per mancato incasso del canone per occupazione del suolo pubblico da parte di una società privata con un presunto danno erariale di 398.665 euro. Sempre del corso dell’anno 2015 la Guardia di Finanza in regione ha anche sottoposto a controllo appalti pubblici per un ammontare complessivo di circa 93 milioni di euro, riscontrando irregolarità per oltre 84 milioni con contestuale denuncia di 34 soggetti. Contro l’evasione e le frodi fiscali sono stati effettuati più di 2.500 fra verifiche, controlli. In questo campo le denunce sono state 193 con contestazione di 214 reati fiscali, di cui il 64% riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione e occultamento di documentazione contabile. Duecentotrentasei i soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco. Ottantadue i datori di lavoro che hanno impiegato 185 lavoratori in “nero” e 203 lavoratori irregolari. Sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie (per il recupero delle imposte evase) per circa 15 milioni di euro con proposte di sequestro per altri 58 milioni.

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