Tumore alla prostata, ogni anno in Alto Adige 450 nuovi malati

Il reparto di Urologia del San Maurizio e la Lilt organizzano visite gratis e conferenze sulla prevenzione



BOLZANO. La Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, sezione di Bolzano, nell’ambito delle campagne di prevenzione che ogni anno svolge in vari settori, organizza in collaborazione con il professor Armin Pycha, primario del reparto di Urologia dell’ospedale e con i suoi collaboratori, giornate di conferenze e visite gratuite, per informare al meglio i cittadini sul tumore alla prostata ed offrire loro la possibilità di eseguire gratuitamente una visita. Paolo Coser, presidente Lilt, ricorda che in piazzetta Loew-Cadonna 10 (rientranza di Via Amba Alagi), giovedì 14, 21 e 28 novembre saranno dedicati a questo scopo con visite mattutine e pomeridiane e conferenze esplicative alle ore 20. Le prenotazioni per le visite si effettuano telefonando allo 0471 402.000 dalle 8.30 alle 13 sabato escluso.

Al paziente è richiesto di portare al momento della visita il test del Psa totale e libero effettuato negli ultimi 3 mesi. Il carcinoma della prostata consiste nella crescita incontrollata di alcune cellule ghiandolari che acquisiscono la capacità di infiltrare ed invadere le strutture e gli organi vicini e raggiungere attraverso il sistema linfatico e sanguigno, organi distanti (metastasi). Il tumore della prostata è il tumore più frequente con una incidenza europea di 80-85 nuovi casi anno per 100.000 abitanti. In Alto Adige vengono diagnosticati ogni anno circa 450 nuovi tumori prostatici e la loro incidenza varia con l’età, colpendo prevalentemente maschi oltre i 50 anni.

I fattori di rischio sono principalmente la famigliarità, l’invecchiamento e la razza bianca, ma anche stili di vita errati possono favorirne l’incidenza, come la vita sedentaria, l’obesità, una dieta ricca di carne e povera di verdure, carente quindi di sostanze anti-ossidanti. Il tumore alla prostata è caratterizzato da una crescita molto lenta e spesso nella fase iniziale è asintomatico per anni. Quando la malattia progredisce, compaiono i segni dovuti all’ingrossamento della prostata che sono simili a quelli della ipertrofia prostatica benigna come pollachiuria( necessità frequente di urinare), nicturia (necessità di urinare più volte la notte), disuria (dolore alla minzione), riduzione della potenza del getto urinario, raramente perdite di sangue nelle urine o nello sperma.

La diagnosi precoce si basa su tre elementi: esplorazione digito-rettale eventualmente corredata da ecografia trans rettale e dosaggio del Psa (antigene prostatico specifico) controllato con un semplice esame del sangue, che non è un sinonimo di tumore della prostata ma indica comunque una alterazione anche benigna di questa ghiandola. Una diagnosi precoce, fatta quando il tumore è localizzato nella prostata e non si è ancora diffuso nelle zone circostanti, consente con le terapie disponibili oggi (chirurgica, radioterapica, farmacologica) una guarigione in altissime percentuali.

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