Tunnel sotto il Virgolo Accordo con Rfi: 6 milioni

Servirà per il terzo binario dedicato esclusivamente alla linea per Merano L’assessore Walcher: «Sarà pronto per il 2018, aumenteremo le corse»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Ce l'abbiamo fatta». Dieter Steger era raggiante l’altro giorno, davanti ai suoi della Svp bolzanina: «Il tunnel ha il via libera dalle ferrovie». Il tunnel è quello del Virgolo e con la galleria parte finalmente una delle opere più attese, il terzo binario. Attesa da anni. Oggetto di infinite trattative, patteggiamenti, spinte (da Bolzano) e frenate (da Roma). Ora è finita: la Svp ha avuto l'assicurazione direttamente dall'ad di Rfi, Maurizio Gentile. E c'è lo stanziamento, non da poco: sei milioni di euro. Tutti pronti per essere impiegati. «È il segno - dice l'Obmann cittadino - che è cambiato il clima intorno a Bolzano e che è cambiato soprattutto nell'impegno della Provincia nel considerarla capoluogo». Kompatscher aveva lavorato ai fianchi Rfi per anni, perché l'accordo sul tunnel sotto il Virgolo significava per Palazzo Widmann poter ottenere da Roma la "proprietà" sulla ferrovia Merano-Bolzano. Ma anche Spagnolli e Chiara Pasquali, nelle scorse legislature comunali, avevano sempre visto nel terzo binario da far scorrere sotto la collina il primo passo per il ridisegno dell'Areale ferroviario con l'accelerazione dell'intero assetto dei collegamenti da e per il Brennero e la rinnovata centralità di Bolzano come scalo intermodale. «Il tunnel per il terzo binario si può fare subito, senza aspettare i fondi per l'Areale» aveva insistito per anni l'ex assessora all'urbanistica. Era vero. Ora è avvenuto. Lo sblocco dell'opera ha preceduto quello dell'«Arpa», lo spostamento a curva dei binari della stazione per liberare i terreni a nord della stazione verso i Piani. Felice anche Luis Walcher: «A Roma, evidentemente, la Svp ha lavorato bene - dice l'assessore ai Lavori pubblici - e il risultato è l'assenso definitivo di Rfi all'opera». Che vuol dire, in sostanza, questo: i binari attuali serviranno soltanto le linee nazionali e quelle locali da Bolzano verso Ora e viceversa, mentre la linea per Merano avrà un binario tutto suo che, per ragioni di spazio, correrà sotto il Virgolo all'altezza di ponte Loreto per poi uscire allo scoperto una volta lasciata la città. Questo significa due cose. La prima: la rotaia diventerà estremamente concorrenziale rispetto alla gomma perchè il terzo binario consentirà una cadenza di almeno una corsa ogni 15 minuti con fermata a castel Firmiano («Ma contiamo di poterne attuare anche ogni tre minuti», ipotizza Walcher). La seconda riguarda le conseguenze dirette su Bolzano: meno traffico automobilistico da e per Merano, meno inquinamento, abbattimento di numero di pendolari sulle strade di accesso a Bolzano (soprattutto via Druso e via Vittorio Veneto) e diminuzione delle Co2 nell'aria. L'altro aspetto è l'investimento su Bolzano. Il primo, reale, concreto, dai tempi dell'Arginale. Un secolo fa. E che apre le porte a tutti gli investimenti successivi. Dalla tangenziale all'Areale. Infatti la stessa circonvallazione prevista dagli accordi tra Provincia e A22, avrebbe avuto poco senso se una buona parte del traffico automobilistico non fosse stata, in prospettiva, filtrata proprio dalla presenza del terzo binario che avrà il compito di abbattere i flussi di traffico verso Merano e viceversa. Tempi? L'assessore Walcher è fiducioso: «Sbloccati i fondi, penso che nel 2018 il tunnel sotto il Virgolo potrà essere concluso».













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