minority safe pack 

Tutela minoranze europee, petizione flop

BOLZANO. E proprio l’Alto Adige si rivela a sorpresa l’anello debole nella iniziativa europea per ottenere dall’Europa maggiori tutele per le minoranze linguistiche. Il Minority Safe Pack non ha...



BOLZANO. E proprio l’Alto Adige si rivela a sorpresa l’anello debole nella iniziativa europea per ottenere dall’Europa maggiori tutele per le minoranze linguistiche. Il Minority Safe Pack non ha sfondato nella nostra provincia, ma proprio qui è nata. Il quorum di firme richiesto per l’Italia è ancora lontano. Servono 54.750 adesioni italiane: finora la raccolta è ferma a 28.600 firme. Trattandosi di minoranze linguistiche, è scontato che la maggior parte delle firme raccolte in Italia provenga da Alto Adige e Trentino, dove la petizione procede ancora più a rilento, nonostante la presenza delle comunità mochene, cimbre e ladine. Un appello per le firme è arrivato ieri dal presidente del consiglio regionale Thomas Widmann, Daniel Alfreider, Luis Durnwalder e Veronika Stirner. Mancano ancora 98 mila firme per raggiungere il traguardo di 1.000.000 in sette Stati, la cifra necessaria per far approdare in Consiglio d’Europa il Minority Safe Pack, che stabilisce uno standard minimo di tutela nel diritto europeo affinché tutte le minoranze linguistiche presenti nel continente possano godere di una eguale garanzia.













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