Tutela Unesco per la Tappeiner

Ok della Provincia: parte l’iter per tentare di inserire la passeggiata nel patrimonio mondiale


di Ezio Danieli


MERANO. La giunta comunale crede di poter trasformare in realtà ciò che è ritenuto, per ora, un bellissimo sogno: far diventare la passeggiata Tappeiner un sito con la griffe dell'Unesco, che potrebbe riconoscere la passeggiata come patrimonio naturale dell'umanità.

L'assessore Gabi Strohmer è la prima che ammette le difficoltà per raggiungere l'obiettivo, "ma - dice -abbiamo già iniziato le pratiche contattando la Provincia, dalla quale abbiamo avuto il via libera. Adesso bisognerà raccogliere la documentazione necessaria. Abbiamo un anno di tempo e ci daremo da fare".

Il Comune dovrà incaricare una ditta, che dovrà verificare se la passeggiata ha le caratteristiche per ottenere l'ammissione fra i pretendenti al riconoscimento. Solo con uno studio articolato in mano si potrà poi chiedere l'appoggio del ministero, che porterà la proposta all'Unesco a Parigi.

"Ci crediamo”, dice la stessa Strohmer, che conferma l'intenzione della giunta “di dare l'incarico nel corso di quest’anno dedicato ai 700 anni della città, anche se siamo convinti che l'iter sarà piuttosto lungo e difficile. Ma i passi da compiere li vogliamo comunque fare".

La passeggiata, considerata tra le più belle d'Europa, fu ideata da Franz Tappeiner (1816-1902), noto medico di Lasa appassionato di antropologia e di botanica. Lungo questo percorso soleggiato, è possibile ammirare la vegetazione mediterranea, che, grazie alle favorevoli condizioni microclimatiche di questa zona, è diffusa e rigogliosa. È questo il particolare su cui punta la giunta per chiedere all'Unesco la "griffe" come patrimonio naturale.

La passeggiata fu ideata e donata alla città da Tappeiner in un'epoca in cui Merano era già una famosa località di cura e soggiorno. La passeggiata si affaccia sulla città e ne segue il profilo alle pendici del Monte Benedetto, terminando a est in via Monte San Zeno, dove si ricollega alla passeggiata Gilf. A pochi metri dall'inizio del percorso, dalla parte di Quarazze, si incontra il primo dei numerosi punti di ristoro presenti lungo il cammino, il Caffè Unterweger, al cui ingresso si trova la nota statua di Atlante che regge il mondo sulle spalle.

Lungo questa passeggiata pianeggiante si ha una splendida vista su Merano, sulla Valle dell'Adige e sulla Bassa Val Venosta. Circondati da una vegetazione rigogliosa, si raggiunge il Caffè Schlehdorf, da dove, attraverso un vicolo ripido e tortuoso, si può scendere in via Verdi. Proseguendo invece lungo la passeggiata si raggiunge poco dopo il ristorante Saxifraga: da qui un vicolo di oltre cento gradini conduce al Duomo di San Nicolò in centro storico. Oltrepassato il viottolo, si supera una roccia levigata, fino a raggiungere il monumento in marmo bianco dedicato a Franz Tappeiner, dove si trova anche il Giardino delle Erbe aromatiche. Si arriva quindi alla Polveriera (378 metri), una fortificazione medioevale usata nel '700 come deposito di polvere da sparo, dalla cui terrazza, accessibile tramite una scala di 111 gradini, si ammira un meraviglioso panorama.

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