Twenty: Decathlon e terrazza concerti

La catena francese avrà 4 mila metri. Il manager Zan lancia la sfida a Sportler: abbiamo 85 negozi: saremo ultracompetitivi


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Colpo grosso della famiglia Podini che è riuscita ad assicurarsi il primo punto vendita Decathlon in regione. Aprirà nel 2015, non appena saranno ultimati i lavori legati al raddoppio del Twenty, e avrà una superficie di 4 mila metri quadrati proprio sotto la terrazza della nuova ala. A lanciare la sfida a «Sportler», che da anni domina il mercato altoatesino, è il property manager del marchio francese Massimo Zan. «Saremo in grado di offrire attrezzature ed equipaggiamenti sportivi tecnologicamente all’avanguardia per oltre 70 discipline e il tutto mantenendo prezzi di vendita assolutamente bassi e concorrenziali».

Per dare l’idea delle dimensioni di una catena internazionale come «Decathlon» basta sottolineare alcuni numeri: «Abbiamo - spiega il presidente regionale dell’azienda Massimo Capponi - 650 negozi in 19 Paesi e in Italia siamo presenti con 85 punti vendita. L’idea di fondo di Michel Leclercq è quella di riuscire a fornire attrezzature sportive per tutti, principianti o appassionati, con prodotti presenti sotto lo stesso tetto e con il miglior rapporto qualità-prezzo. Attualmente la nostra catena conta oltre 6 mila dipendenti».

I lavori della nuova ala stanno procedendo a ritmi serrati. «Sono impegnate 350 persone - sottolinea Peter Möltner, che sta seguendo il progetto per conto della Podini Holding - e stiamo rispettando la tabella di marcia, che prevede la consegna entro la fine del 2014». Twenty non pensa solamente ai grandi marchi, come conferma Möltner: «Nella nuova ala troveranno posto, ad esempio, una sartoria e un calzolaio, segno evidente che i servizi alla clientela sono una nostra priorità».

C’è poi un’idea ancora più interessante che sta portando avanti direttamente Giovanni Podini. L’obiettivo, per la terrazza sopra il Decathlon, è quello di creare «degli spazi dededicati ai giovani per fare musica». Di deciso non c’è ancora nulla, ma Podini è convinto che ci siano margini per trovare un’intesa con la giunta comunale. «Puntiamo a farne un luogo di aggregazione. Quando ero più giovane volevo suonare ma non sapevo dove farlo. Oggi penso a box, magari spartani, ma che possano soddisfare le richieste di decine di ragazzi». L’ultima battuta è di Alessandro Artolozzi, direttore del centro commerciale di via Galilei: «Il progetto è quello fare un passo in avanti e divenire una sorta di one-stop-shopping di ampia gamma ma con prezzi sempre più competitivi. Decathlon, come Mediaworld, è un partner ideale che si integra perfettamente con gli interessi del megastore».

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