il caso

Twenty, partite le diffide di Aspiag. Oggi la Provincia decide

La strada indicata dai tecnici: nuova gara lasciando aperto il centro commerciale. Ieri il sindaco Caramaschi ha informato la giunta: «Gli uffici procedono per dare attuazione alla sentenza»



BOLZANO. Occhi puntati sulla giunta provinciale oggi per capire quali saranno le scelte riguardo al Twenty dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha stabilito che il raddoppio del centro commerciale di via Galilei a Bolzano non era legittimo.

Nei giorni scorsi sono partite le diffide dei legali di Aspiag  per i quali la parte abusiva del megastore va subito chiusa.

Ieri il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha comunicato che la Giunta Comunale, nella sua consueta seduta settimanale, è stata informata degli esiti del confronto avvenuto tra tecnici provinciali e comunali in merito all'attuazione della sentenza e dell’intenzione degli uffici di dare seguito alla stessa. "Essendo venuto meno il presupposto urbanistico gli uffici competenti stanno già procedendo all'istruttoria per dare attuazione alla sentenza sia in ambito commerciale che edilizio, in attesa di eventuali sviluppi da parte della Provincia in merito alla rimozione dei vizi procedurali contestati dalla predetta sentenza", ha detto Caramaschi.

E quindi si torna ad oggi. Il governatore Arno Kompatscher ha dichiarato che “le amministrazioni si muoveranno secondo sentenza e leggi in vigore, in base alle indicazioni che arriveranno dai tecnici. Non si tratta di una questione politica”. L’unica strada percorribile, secondo il pool di tecnici di Comune e Provincia guidato dal segretario generale di Palazzo Widmann Eros Magnago, è quella di fare una nuova gara, ma che nel frattempo il Twenty resti aperto. Un percorso che richiederebbe circa sei mesi.  













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