Uccellagione, sequestrati 250 tordi e trenta nidi

I carabinieri di Terlano hanno denunciato tre marocchini arrivati dalla Toscana In precedenza altre persone erano state fermate a Caldaro ed Appiano


di Bruno Canali


NALLES. Prosegue senza sosta l’azione di contrasto all’uccellagione e al maltrattamento di animali da parte dei carabinieri del Comando di Bolzano in coordinamento con le stazioni territoriali della Bassa Atesina e dell’Oltradige: complessivamente, nel giro di tre giorni, sono state denunciate 6 persone, recuperati 250 uccellini e oltre una trentina di nidi. E tra le sei persone denunciate ci sono anche, ultimi a essere stati pizzicati, per la prima volta degli extracomunitari. Sono stati i carabinieri di Terlano, in questa fine settimana con la collaborazione degli agenti del corpo forestale provinciale, a denunciare tre marocchini, tutti regolarmente presenti sul territorio nazionale e provenienti dalla Toscana: dagli accertamenti è risultato erano stati “ingaggiati” da dei cacciatori italiani. I tre, nel corso di una battuta organizzata dai militari nell’ambito dell’attività coordinata dalla Compagnia di Bolzano e che nei giorni scorsi aveva già portato alla denuncia di tre persone fra Caldaro e Appiano, sono stati sorpresi nelle campagne di Nalles in possesso di ben 29 esemplari di “tordo bottaccio”, che sono stati tratti in salvo e consegnati al Centro di recupero avifauna di Bolzano.

Nel corso dell’ultimo fine settimana, dunque, sono state denunciate dai carabinieri sei persone e sono stati recuperati circa 250 uccellini (in prevalenza tordo bottaccio), oltre a una trentina di nidi di varie specie, nell’ambito dell’attività di contrasto all’uccellagione.

Il fenomeno, che quasi ad ogni primavera si registra sul territorio provinciale, è frutto dell’attività illecita di persone provenienti per lo più da regioni limitrofe (i denunciati provenivano da Emilia, Lombardia e Toscana). Le zone pianeggianti della Bassa Atesina, in particolare, sono infatti scelte dai volatili per la riproduzione ed è proprio per questo che, con l’arrivo della primavera, moltissimi uccellini vengono crudelmente strappati dai loro nidi per essere rivenduti illegalmente in altre zone d’Italia, come richiami. Alla luce dei precedenti, i carabinieri hanno intensificato notevolmente i controlli, portando avanti un’azione di contrasto sempre più determinata, al fine di individuare il maggior numero possibile di colpevoli e di scoraggiare altri malintenzionati. Sono così diverse centinaia gli uccellini affidati nelle ultime settimane al Centro di recupero avifauna di Bolzano.

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