Ucciso dalle pale dell’elicottero 

Incidente fatale. Ieri, al termine di un’esercitazione della Guardia di finanza, il velivolo delle Fiamme gialle che era decollato da Bolzano ha colpito alla testa Sergio Francese, 55 anni, appuntato e membro della Scuola alpina di Cortina d’Ampezzo: è morto poco dopo



Bolzano. Un errore fatale, frutto di un’incomprensione, e le pale dell’elicottero colpiscono il finanziere Sergio Francese, uccidendolo. L’addestramento congiunto tra il Soccorso alpino e speleologico Veneto e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza sulle Tre Cime di Lavaredo è finito in tragedia. Ieri a perdere la vita è stato l'appuntato scelto con qualifica speciale Sergio Francese, 55 anni, appartenente alla Stazione Sagf di Cortina d'Ampezzo e al Soccorso alpino di Auronzo. Mancavano pochi minuti alle 12 e sulla «Piramide» della Cima Grande di Lavaredo una quindicina di soccorritori avevano da poco concluso l’esercitazione in programma e attendevano il ritorno dell’elicottero della Guardia di Finanza, decollato da Bolzano, per imbarcarsi e scendere a valle. Qualcosa però nelle operazioni di recupero è andato storto e il mezzo è ritornato in velocità ad atterrare nelle vicinanze del Rifugio Lavaredo. Proprio lì per assistere alle operazioni c'erano i dirigenti della Guardia di Finanza e quelli del Soccorso Alpino, insieme ad alcuni tecnici delegati a coordinare l’esercitazione, alla sindaca di Auronzo Tatiana Pais Becher e al consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi. Tanti anche i turisti e gli escursionisti, che approfittando del sole e del weekend avevano deciso di trascorrere una giornata sulle montagne simbolo di Auronzo e che hanno potuto assistere da terra all’esercitazione. La bella mattinata però si è trasformata in un giorno da dimenticare, quando in pochi istanti è arrivata una comunicazione via radio, che segnalava un incidente in quota. La macchina dei soccorsi si è attivata subito, pur non avendo capito il problema, contattando subito il 118. Passati alcuni minuti, grazie alle comunicazioni radio si è capito che l’incidente ha interessato uno degli uomini impegnati nell’esercitazione. Si scoprirà poi che durante le fasi di imbarco in hovering sull'elicottero dalla cengia della Piramide, per motivi al vaglio degli inquirenti, al momento di salire sul mezzo Sergio Francese è stato urtato dal rotore all’altezza della testa.

Un’incomprensione probabilmente con il pilota dell’elicottero o una manovra sbagliata: solo i colleghi di Francese presenti in cima e che hanno assistito in prima persona alla tragedia nelle prossime ore forse potranno chiarire l’accaduto. Immediato dopo l’incidente il loro intervento, cui è subentrato in una decina di minuti il personale medico dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano. Mentre a terra cresceva la preoccupazione per il collega, i medici tentavano di stabilizzare in quota il ferito, le cui condizioni sono parse gravi fin da subito.

È stato quindi portato nelle vicinanze del Rifugio Lavaredo, dove il personale medico ed i colleghi soccorritori hanno proseguito con le manovre di rianimazione per più di 40 minuti. Tutto inutile. Troppo forte l’impatto che ha provocato a Francese una grande ferita in testa e un’importante emorragia. Constatato il decesso, la salma è stata trasportata a valle e messa a disposizione della magistratura. Il Soccorso alpino e speleologico Veneto, primo fra tutti il presidente Rodolfo Selenati presente sul posto dell’incidente, si stringono al dolore del figlio e dei familiari. Il cordoglio per la tragica morte di Francese è stato espresso anche dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e dal comandante generale della Guardia di Finanza il generale Giuseppe Zafarana. Analogo sentimento di cordoglio è stato rivolto al figlio del militare deceduto. Francese amava quelle montagne, amava soccorrere le persone in difficoltà, un lavoro difficile e delicato che l'ha tradito portandoselo via per sempre.

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