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Una folla di curiosi segue all’alpeggio gli yak di Messner

SOLDA. Gli yak arrivarono a Solda dal Tibet nel dicembre del 1985, trent’anni fa. Ieri, Reinhold Messner ha ricondotto all’alpeggio la mandria composta da 25 capi adulti e sei piccoli e con in testa...


di Bruno Pileggi


SOLDA. Gli yak arrivarono a Solda dal Tibet nel dicembre del 1985, trent’anni fa. Ieri, Reinhold Messner ha ricondotto all’alpeggio la mandria composta da 25 capi adulti e sei piccoli e con in testa l’esemplare per la riproduzione. Lasciata la stalla nei pressi della taverna Yak & Yeti intorno alle 8, gli animali si sono incamminati con Messner, aiutato (come successo in passato) dall’amico Paul Hanny, dallo sciatore Roland Thöni, dal fondista Kiem Verner e dall’amico di Castelbello Helmut Tonner.

A metà strada, c’è stata una sosta. Messner ha fatto riposare gli animali e si è concesso per autografi e scambi di considerazioni con gli oltre duecento turisti e curiosi che seguivano la comitiva. Poi, l’alpinista - scrittore è ripartito, guidando la transumanza verso il rifugio Città di Milano.

L’idea di trapiantare gli yak nelle regioni alpine venne a Messner durante una delle sue spedizioni himalaiane. Si era all’inizio degli anni Ottanta e per le sue conquiste alpinistiche sul tetto del mondo, Messner si servì appunto di questi robusti animali per trasportare gli approvvigionamenti ai campi base.

Gli yak di Solda resteranno all’alpeggio fino all’autunno, quando, in vista delle prime nevicate, faranno rientro da soli in paese.













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