Una «grattata» da 5 milioni

La vincita a Varna al bar Q8 di via Brennero gestito da Claudio Lambert: il fortunato è un brissinese


Paolo Tagliente



BRESSANONE. Una vita normale e la passione del gioco. Quella passione che rovina la gente, quella passione su cui sono stati scritti trattati di psicologia, quella passione considerata una vera piaga sociale questa volta ha reso ricco e felice un fortunato residente di Varna, versando nelle sue tasche la bellezza di 5 milioni di euro. Nessun errore, avete letto bene: 5 milioni. Per premiare la tenacia con cui l'uomo - un tranquillo cinquantenne - acquistava i biglietti del «Gratta & Vinci», la Fortuna lo ha atteso al bar del distributore Q8 al civico 28 di via Brennero, a Varna, dal 2005 gestito da Claudio Lambert. La Dea bendata aveva l'aspetto e il sorriso della bella Susanne, la ragazza che lavora lì e che gli ha allungato il tagliando vincente del concorso «Maxi Miliardario», quello in cui, tra le varie cifre, era nascosto un 19 a cui corrispondeva appunto la vincita da 5 milioni. E proprio il 19 è stato il primo dei sei "numeri vincenti" ad apparire sotto la patina argentea grattata via con una moneta. Pochi secondi per controllare, altri secondi per ricontrollare. Alla fine, il brissinese ha avuto la certezza: in quel preciso momento la sua vita era cambiata. L'uomo l'ha detto a Susanne e poi, dopo aver ricevuto indicazioni su come ritirare il fantasmagorico premio - le vincite superiori ai 10 mila euro posso essere riscosse attraverso il consorzio "Lotterie Nazionali" o rivolgendosi ad una filiale della Banca Intesa San Paolo - se n'è andato. La scena è accaduta alla fine di agosto, ma solo ora il neomilionario ha fornito a Lambert copia del biglietto vincente, autorizzandolo a rendere pubblica la notizia. «Non è stato facile convincerlo - spiega il gestore del bar - perché aveva paura che la sua privacy venisse violata, ma alla fine ha acconsentito». Privacy che Lambert custodisce gelosamente, rivelando però che l'uomo non ha mutato le sue abitudini, anche se probabilmente ha già incassato il premio. «Lo vediamo ancora al bar - spiega - dove addirittura continua a comperare "Gratta&Vinci". Non ha cambiato macchina e anche il suo look è sempre lo stesso».
Da profani, viene naturale chiedere se in questi casi, per il titolare della rivendita, è previsto qualche compenso. «No - assicura Claudio - noi non abbiamo alcun beneficio economico da questo tipo di vincite, anche se è ovvio che c'è un ritorno d'immagine più che positivo. Di solito, invece, chi si porta tanti soldi a casa non manca di fare un regalo a chi gli ha materialmente venduto il biglietto. Fino ad ora, però, a Susanne non è arrivato nulla». Messaggio lanciato, insomma, e chi ha orecchi per intendere intenda.

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