BOLZANO. Se verrà effettivamente approvato un disegno di legge austriaco sulla doppia cittadinanza per sudtirolesi e ladini, «ci sarà molto lavoro per i giuristi, non solo per i politici». È questa una prima presa di posizione del costituzionalista Francesco Palermo. Vienna sta procedendo con un disegno di legge ordinario, assicurando al massimo il «dialogo» con Roma. «Non è pacifico che questa procedura sia legittima», anticipa Palermo, «Il diritto internazionale cogente prevede che uno Stato non possa attuare iniziative destabilizzanti su un altro Stato. Di fronte alla legge come minimo si potrebbero aprire diversità di interpretazione da parte dello Stato italiano». Secondo Palermo, non è dunque un caso che i ministri Moavero e Fraccaro usino entrambi l’aggettivo «ostile», riferendosi alla iniziativa austriaca.