Una spiaggia libera sull’area militare Caldaro dice «no»

Bbocciata in aula la mozione presentata dalla Dorfliste Benin: «È prematuro, deciderà la prossima giunta»


di Antonella Mattioli


CALDARO. La battaglia va avanti da anni e questa volta la Dorfliste pensava fosse la volta buona, per ottenere il via libera alla creazione di una piccola spiaggetta da dove accedere gratuitamente al lago. Ma nell'ultima seduta del consiglio comunale la maggioranza ha bocciato la mozione presentata dalla capogruppo Irene Hell. La proposta prendeva spunto dal fatto che i militari costruiranno presto un nuovo poligono militare in galleria nel comune di Caldaro. L'operazione, che costa quattro milioni di euro, prevede il passaggio di un'area attualmente di proprietà militare al Comune. Il terreno si trova sulla sponda est del lago. L'area non è grande però è quello che caldaresi e turisti chiedono da tempo: un posto in cui accedere al lago senza dover pagare per andare a fare il bagno e poi fermarsi a prendere un po' di sole. «Intorno al lago – spiega Hell – non c'è neppure un metro libero. O si entra dal lido o si entra dalle spiagge private degli alberghi e del camping: in ogni caso bisogna pagare. Credo che non esista in nessun altro posto una situazione del genere. Del resto, non occorre andare lontani, basta prendere l'esempio da Appiano. A Monticolo ci sono due laghi che offrono entrambe le possibilità: entrare dal lido o dalla spiaggia libera». In tempi di crisi anche il prezzo per altro contenuto del biglietto può pesare sul budget di una famiglia e comunque, al di là del discorso costi, dovrebbe essere possibile andare a farsi un tuffo nel lago senza dover passare per forza per un impianto natatorio o un albergo. «Questo – commenta delusa la consigliera della Dorfliste - vale per tutti i posti tranne che per Caldaro dove evidentemente c'è l'interesse a mantenere lo status quo». E il motivo è abbastanza evidente: uno spazio libero farebbe sicuramente concorrenza sia al lido che agli alberghi. Ma per il sindaco Gertrud Benin la motivazione non è questa: «Discutere e decidere su un'area che non è nostra e non si sa neppure quando lo diventerà, è prematuro. I tempi si annunciano lunghi: il terreno, attualmente dell'Esercito, passerà prima alla Provincia e solo in un secondo tempo a noi. Quindi la decisione è rinviata alla prossima giunta. E comunque non è vero che già oggi non ci sia la possibilità di accedere gratuitamente al lago».

Da dove si può entrare? «Dal lido, dalle 6 di mattina alle 9 e dalle 19 alle 21. Inoltre c'è un piccolo pontile da dove si può accedere al lago sempre senza spendere un cent». Ma Hell non ci sta: «È semplicemente ridicolo pensare che questi siano veri accessi al lago: all'alba o il tramonto. Oppure tutto il giorno ma entrando da un pontile che è grande poco più di una scrivania e nell'acqua sotto c'è di tutto e di più».

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