Una «torre del cibo» accanto all’Areale

Nel grattacielo circolare - dove ci saranno hotel e take away - potrebbero essere ospitati anche i Magazzini generali


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Una "torre del cibo" ai margini dell'Areale. Con un viadotto alto 5 metri che costituirà la nuova bretella di collegamento tra la nuova Bolzano e quella di oggi lungo l'asse del fiume. E dentro quel grattacielo circolare, la possibilità che possano trovarvi posto i Magazzini generali. Perché è questa la nuova ipotesi di lavoro su cui sta riposizionando il proprio progetto l'architetto Roland Baldi. Ed è su questo scenario che si sono trovati davanti ad un tavolo pochi giorni fa il Comune con i suoi funzionari, il proprietario (Kurt Baumgartner) dell'area in questione, posta sulla rotonda ai confini dei Piani tra il Cineplexx e il suo parcheggio e Luciano Giovanelli come rappresentante e consulente delle 15 aziende che costituiscono il consorzio dei magazzini. «Il tempo è poco - conferma Giovanelli, già ai vertici dell'Unione commercio bolzanina e ex assessore nell’ultima giunta Spagnolli - perché a fine 2018 l'area dove oggi lavorano almeno 150 persone dovrà essere riconsegnata al municipio. Altri terreni all'interno dell'Areale sono ormai stati assegnati. Questo, invece, che si trova ai suoi margini, offre delle buone possibilità di sviluppo. Unico ostacolo, gli spazi di manovra dei mezzi dei fornitori. Ma appoggiandosi ad alcuni terreni vicini...».

Insomma, di fronte alla certezza di uno sfratto esecutivo, i Magazzini provano ad inventarsi un nuovo futuro possibile. Con al suo interno anche un ridisegno di immagine complessiva. Perché la torre è stata pensata come un oggetto di design tout court, con superfici vetrate e spazi aperti all’esterno, in cui le piante, come la torre verde di Boeri a Milano, si intersecano con le finestre e le aperture. «Ci è stato chiesto di riportare in Comune il progetto - dice l'architetto Baldi - prevedendo almeno due piani, i primi, da dedicare agli spazi da mettere a disposizione degli operatori. Possiamo anche muoverci sotto terra. Sarebbe un buon supporto per il magazzinaggio, con la vendita invece che si svolgerebbe fuori terra». Anche l'architetto Stefano Rebecchi, che sta lasciando la sua scrivania di capo ripartizione all'urbanistica comunale ma che ha seguito per mesi la questione, conferma che quel luogo ai confini dei Piani, sta proponendo, pur ancora in ipotesi, una concentrazione di attività urbane future. Da una nuova torre alla stessa altezza di quella già costruita poco più in là, ad una bretella di collegamento con l'areale ferroviario, all’edificio tipo "torre di Babele" progettato da Baldi che è stato al centro del recente vertice tra municipio e operatori dei magazzini. «Sarebbe una bellissima soluzione - ammette Luciano Giovanelli - perché i negozi dovrebbero spostarsi di pochi metri rispetto alla vecchia sede e gli operatori potrebbero approfittare della qualità dell'immobile e dei negozi vicini per ritrovare appeal». Resta il nodo mobilità. Perchè il 50% dei Magazzini generali ha una tipologia di tipo ortofrutticolo con la necessità di essere riforniti tutti i giorni da prodotti freschi. «Ho già iniziato ad avviare i contatti con i proprietari di due aree vicini - conferma Kurt Baumgartner, il committente della torre vetrata - e possiamo, insieme, rispondere a tutte le esigenze dei Magazzini». Perché, infine, il grattacielo dovrà ospitare un nuovo albergo take away ma anche specializzarsi del food. «Penso a vari piani di ristoranti, negozi con prodotti italiani o tipici altoatesini. L'immagine finale dovrà essere quella di Eataly nel nuovo quartiere di espansione bolzanino vicino agli snodi stradali». E i vecchi Magazzini generali che troverebbero una nuova vita.

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