Università, bonus da 15 mila euroalla direttrice generale Vaja



BOLZANO. Un bel regalo di Natale per la direttrice generale della Lub di Bolzano, Johanna Vaja. Il 18 dicembre scorso il Consiglio dell’Università ha deliberato all’unanimità di riconoscerle un premio produzione di 15 mila euro. Il presidente della Lub, Hans Egger, aveva già preannunciato nel novembre scorso l’intenzione di procedere ad un adeguamento del compenso della direttrice generale, che attualmente è di 125 mila euro lordi l’anno, scartando però a priori l’ipotesi di un aumento vero e proprio, troppo facilmente contestabile a livello politico. E così il consiglio ha preferito battere la strada del premio produzione adducendo sostanzialmente due motivazioni. La prima: che a livello di ateneo è stabilito che al raggiungimento degli obiettivi corrisponda un premio di produzione e che questa ipotesi non era prevista nel contratto della direttrice generale. La seconda: che nelle università italiane - così almeno si sostiene nella delibera della Lub - sarebbe prassi, accertato il raggiungimento degli obiettivi, riconoscere al direttore generale un premio produzione fino ad un massimo del 20% dello stipendio lordo. Detto e fatto. Il contratto della Vaja è stato modificato inserendo per gli anni 2009, 2010 e 2011 un premio produzione pari al 12% dello stipendio annuale lordo (15 mila euro) in caso di raggiungimento dell’80% degli obiettivi concordati, pari al 16% (20 mila euro) in caso di raggiungimento del 90% degli obiettivi e del 20% (25 mila euro) in caso di raggiungimento del 100% degli obiettivi.
 Per l’anno 2009 è stato quindi riconosciuto a Johanna Vaja il livello più basso dell’accordo sul premio produzione. Da notare che la delibera di adeguamento è stata presa da un organismo in scadenza. Il consiglio di università concluderà infatti il suo mandato in febbraio e certo non è il massimo, diciamo così, dell’eleganza, vincolare il prossimo consiglio a decisioni di carattere economico che hanno inevitabilmente un forte impatto sull’opinione pubblica e sull’immagine della Lub. Se è vero infatti che la prassi dei premi produzione vige all’interno della Lub a diversi livelli, è anche vero che di norma si tratta di premi nell’ordine del 2-3% degli stipendi lordi dei dipendenti beneficiati, lontanissimo quindi anche dal livello minimo previsto dal contratto Vaja. E poi, a dirla tutta, ammesso che sia prassi consolidata negli atenei italiani riconoscere al direttore generale premi produzione fino al 20% dello stipendio lordo, bisogna vedere qual è la base retributiva di partenza per esprimere un giudizio di congruità. Tutti elementi che mancano nel caso Vaja.













Altre notizie

Attualità