Uno «speed check» in via Velturno o in zona industriale

L’assessore Schraffl: triste per la morte di Alexander Foppa «Dobbiamo decidere dove mettere il rilevatore di velocità»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Il terzo ed ultimo sistema di rilevamento della velocità «speed-check» in dotazione al comune brissinese potrebbe finire con tutta probabilità lungo via Julius Durst in zona industriale. La decisione sarà presa a giorni da parte dell’amministrazione comunale, in particolare dopo la tragedia che si è consumata venerdì e dove ha perso la vita l’appuntato scelto dei carabinieri, Alexander Foppa (52 anni).

«Si tratta di una zona dove molti automobilisti tendono a premere sull’acceleratore. - spiega l’assessore competente alla viabilità Thomas Schraffl - Abbiamo avuto già in passato diverse segnalazioni in questione, ma in particolare riguardavano la zona nord di via Juliust Durst, quella dalla mensa scolastica in direzione della città. Il tragico incidente del motociclista invece, si è svolto nella zona a sud della via, fatto sta che rimane comunque una tratta pericolosa perché nel 2010, come in molti ricorderanno, proprio li si è consumata la tragedia dell’investimento di un 16enne». «Ora stiamo discutendo dove posizionare il nostro ultimo apparecchio speed-check, in quanto siamo ancora indecisi su quale zona è meglio monitorare, se la zona industriale con via Julius Durst o quella di via Velturno, anch’essa divenuta pericolosa negli ultimi anni», ancora Schraffl. Sì, in particolare proprio negli ultimi mesi si sono verificati degli spiacevoli episodi sulla strada che dalla stazione ferroviaria porta in direzione dell’abitato di Scezze e di Velturno, via Velturno appunto. Qui ci sono alcuni attraversamenti pedonali e in un caso specifico, un bambino era stato recentemente investito mentre era intento ad attraversare la strada per andare a scuola. Un tratto di strada piuttosto pericoloso per via della sua conformazione in discesa e con curvoni nascosti che spesso fanno correre gli automobilisti. «Sono davvero rattristato per quanto riguarda la tragedia del carabiniere deceduto venerdì in zona industriale. - ribadisce l’assessore Schraffl- Non conosco nel dettaglio la dinamica del sinistro e non riesco a capacitarmi come né il camionista e neppure il motociclista si siano accorti di quanto stesse per accadere in un punto della strada dove la visibilità è davvero alta». Con l’installazione del terzo ed ultimo scatolone arancione, il Comune di Bressanone chiude per il momento il suo circuito di postazioni controllo per il rilevamento delle velocità: il primo totem è stato installato su via Plose, nella zona sud del tracciato facente parte della frazione di Millan, precisamente all’altezza della fermata del bus poco sopra l’hotel Millanderhof e dove vige il limite dei 50 chilometri orari.

Il secondo totem, invece è stato installato in centro al paese di Albes ed anche qui vige il divieto di 50 chilometri orari. Il terzo ed ultimo scatolone arancione probabilmente finirà in via Julius Durst, altrimenti, se l’amministrazione deciderà in modo diverso, andrà a finire su via Velturno.













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