Uno su tre non arriva a fine mese

BOLZANO. Mancano i soldi e manca il lavoro. Sembra banale, ma è il preoccupante quadro che emerge dalle fredde tabelle dell’Osservatorio per le politiche sociali del Comune di Bolzano. Il 35% dei...



BOLZANO. Mancano i soldi e manca il lavoro. Sembra banale, ma è il preoccupante quadro che emerge dalle fredde tabelle dell’Osservatorio per le politiche sociali del Comune di Bolzano. Il 35% dei cittadini che chiede l’ accesso al reddito minimo di inserimento o il contributo di locazione, infatti, lo fa proprio per insufficienza di reddito. Il che appare una tautologia, ma nelle voci successive si definisce con più precisione nei suoi preoccupanti motivi. Il 27%, infatti, è provato da una disoccupazione di lungo periodo mentre il 9% da una mancanza di lavoro che calcola sul breve. In entrambi casi senza uno stipendio. Uno scenario che va a intrecciarsi con il dato che indica nei giovani tra i 18 e i 33 la fascia d’età più in difficoltà con il 39,6% dei richiedenti. Praticamente uno su tre.

Tra le altre motivazioni collegate alle domande c’è l’effettiva impossibilità di guadagno (7%), la difficoltà di collocazione per motivi congeniti (7%), le agevolazioni di base (4%) e il pagamento di prestazioni specifiche e speciali (3%).

Cambia anche la fisionomia stessa della famiglia: sono addirittura il 40,2% i nuclei unifamiliari a fronte di un 28,3% di bolzanini che vivono in coppia. Per arrivare a trovare un figlio la percentuale scende al 15,4, in quattro addirittura all’11,5%. Senza lavoro, senza soldi e senza figli. (a.c.)

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