Vaccini, 14 consiglieri contro le multe

Pöder e Artioli hanno convinto Svp, Freiheitlichen, Verdi, FI e M5S. Intanto partono le prime diffide ai dirigenti scolastici


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Anche in Regione si è costituito uno schieramento trasversale - composto da 14 consiglieri di maggioranza e opposizione - contrario alle misure coercitive contenute nel decreto legge presentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chi non fa vaccinare i propri figli. A guidare la protesta sono Elena Artioli (Team Autonomie) e Andrea Pöder (BürgerUnion) che sono riusciti a coinvolgere Christian Tschurtschenthaler (Svp), Freiheitlichen, Südtiroler Freiheit, Verdi ma anche diversi colleghi trentini: da Walter Kaswalder del Gruppo Misto a Giacomo Bezzi di Forza Italia fino al grillino Filippo Degasperi. Il gruppetto, piuttosto battagliero, è più o meno sulle posizioni del governatore del Veneto Luca Zaia: «Sì ai vaccini, ma un secco no alle multe che sono sperequative: in pratica, secondo il decreto, chi ha 7500 euro da spendere può rifiutare il vaccino e chi non li ha no».

Il voto in Regione. Nella proposta, che sarà discussa dal Consiglio regionale probabilmente entro la prima metà di luglio, «si dice no al divieto di accesso agli asili nido e alle scuole per l’infanzia, all’aumento drastico delle multe e al ricorso al Tribunale dei minori con l’adozione dei vari provvedimenti fino alla sospensione della potestà genitoriale».

«È gravissimo – aggiunge Elena Artioli - che i bambini vengano segnalati al Tribunale dei Minori anche per un solo vaccino mancante e che il dispositivo di legge preveda delle multe che possono aggravare situazioni familiari magari già compromesse economicamente. Il Veneto ha già deciso di impugnare il decreto e mi chiedo come mai la nostra Provincia, che ha uno statuto speciale, sia ancora ferma a guardare». Il gruppo dei 14 consiglieri regionali sottolinea, in una nota, come in molti Paesi europei le vaccinazioni non siano obbligatorie. «È il caso di Austria, Germania, Danimarca, Estonia, Cipro, Finlandia, lrlanda, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svezia. Tra i Paesi extraeuropei citiamo Norvegia e lslanda».

Le prime diffide di Pöder ai dirigenti scolastici di Bolzano e Merano. Andreas Pöder, nel frattempo, è passato dalle parole ai fatti. Ha inviato, infatti, le prime diffide ad alcuni dirigenti scolastici di Bolzano e Merano che avrebbero fatto «pressing» sui genitori per fare vaccinare i figli. «Mi ha chiamato - ammette Pöder - una mamma profondamente offesa. Le avevano detto, in un asilo nido bolzanino, che doveva far vaccinare il figlio, pena l’esclusione. In realtà si tratta di una bugia, perché i bimbi sono già iscritti per il prossimo anno e nessuno potrà certo buttarli fuori. Poi c’è anche una norma transitoria che regolamenta l’anno scolastico 2017-2018. La nostra, più che una diffida, è un invito a non andare avanti con comportamenti sbagliati e non in linea con le norme. Capiamo l’Asl, che fa il suo lavoro nel pubblicizzare i vaccini, ma non possiamo accettare comportamenti eccessivamente invadenti da parte di dirigenti scolastici, docenti e medici. Con chi esagererà nel pressing siamo pronti ad andare in tribunale».

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