Valanga in Venosta, salvo per miracolo

Un 53enne scialpinista del Burgraviato stava scendendo dall’Orecchia di Lepre: se l’è cavata con lievi ferite


di Ezio Danieli


LACES. Un 53enne residente nel Burgraviato è stato travolto da una slavina staccatasi, poco prima delle 12, dall'Orecchia di Lepre, una montagna alta 3.257 metri che si trova nel gruppo dell'Ortles e che separa la val d'Ultimo dalla val Venosta. L'uomo è stato liberato dalla massa nevosa che lo aveva investito mentre era impegnato in un'escursione con altri tre colleghi. Il fatto che la neve caduta sia ancora relativamente poca, è servito a salvargli la vita.

Sono stati i componenti di una squadra che li precedeva i primi ad accorrere e a prestare i necessari aiuti allo scialpinista che è stato liberato dalla neve e portato poco dopo all'ospedale di Silandro dove è ricoverato per un principio di ipotermia e un leggero stato di choc.

Tutto è accaduto poco prima di mezzogiorno mentre i due gruppi di sciatori erano impegnati in un'escursione, con gli sci ai piedi, attorno all'Orecchia di Lepre. Il pericolo di slavine non era marcato - livello 2 - ma in zona c'erano parecchie raffiche di vento. La neve, non abbondante ma comunque superiore ai 50 centimetri, ha ceduto.

La valanga si è mossa ad una quota intorno ai 2.800 metri d’altezza. La sua lunghezza era di circa 500 metri per un fronte di 30 metri di larghezza. La massa nevosa, precipitando verso valle, ha sfiorato il primo gruppo di alpinisti investendo invece il secondo. Il 53enne del Burgraviato è stato centrato di striscio e trascinato per diversi metri nel canalone.

È riuscito a salvarsi per non aver picchiato con il corpo contro alcuni spuntoni di roccia. I compagni di camminata, superato un comprensibile stato di choc, hanno chiesto aiuto. Quelli che facevano parte del gruppo che li precedeva hanno prestato i primi soccorsi allo sciatore che è stato subito liberato dalla massa nevosa. L'allarme, lanciato con un telefonino, ha visto intervenire rapidamente gli elicotteri del Pelikan1 e di Aiut Alpin Dolomites; poi sono arrivati sul posto dell'incidente anche gli uomini del soccorso alpino di Laces, della val Martello, di Lasa e di Silandro.

Successivamente è stato avvisato anche il Cnsas della val Martello, i gruppi cinofili di Silandro ed i vari corpi dei vigili del fuoco oltre ai carabinieri che hanno effettuato i rilievi di legge. Il ferito intanto veniva portato a valle e poi ricoverato all'ospedale di Silandro in stato di choc e con un principio di ipotermia.

Dovrebbe comunque cavarsela in una ventina di giorni salvo complicazioni. Complessivamente, per prestargli soccorso, sono stati impegnati una quarantina di uomini. L'escursione, sci ai piedi, dell'Orecchia di Lepre è considerata facile. Risulta molto frequentata soprattutto nel periodo primaverile.

Ieri il bollettino valanghe non indicava particolari situazioni di pericolo ma la neve non è ancora stabile, nonostante le precipitazioni siano state abbondanti fra la val d'Ultimo e la val Venosta. Le raffiche di vento hanno però complicato la situazione facendo precipitare la slavina, come era accaduto alcuni giorni fa in alta Val d'Ultimo.

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