Varna, dal Comune ritocchi lievi a tariffe e servizi

Aumenti contenuti per acqua potabile e teleriscaldamento Invariate le quote per lo smaltimento dei rifiuti organici


di Fabio De Villa


VARNA. Il Comune di Varna ha presentato gli importi approvati relativi alle imposte per l’anno corrente. L’obiettivo dell’amministrazione guidata dal sindaco Andreas Schatzer è mantenere tendenzialmente invariato il regime tariffario e garantire ai cittadini servizi a costi il più possibile contenuti. Tutte le imposte sono indicate al netto dell’iva.

Per quanto concerne l’acqua potabile, le utenze allacciate alla rete idrica comunale pagano quest’anno 0,575 euro al metro cubo, con un aumento rispetto al 2016 di 0,011 euro al metro cubo. I costi al metro cubo per le acque reflue rimangono invariati rispetto al 2016: in questo caso si pagano 0,77 euro. Per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per le utenze private sono state stabilite per l’anno corrente le seguenti tariffe al litro: imposta di svuotamento 0,058 euro, tariffa base a persona fino a un massimo di 4 persone 10,78 euro. A persona verranno quindi calcolati almeno 22,38 euro all’anno di imposta rifiuti, includendo la quantità minima di 200 litri. Rapportato al mese, si parla di un costo unitario minimo di 1,87 euro a persona, costo che, sottolinea l’amministrazione comunale, è in linea con la qualità del servizio offerto. In più verranno conteggiate eventuali eccedenze negli svuotamenti.

Anche il regime tariffario dello smaltimento dei rifiuti organici è rimasto invariato: per 80 litri si continueranno a pagare 52,80 euro per utenze private e 114 euro per uso intensivo, mentre per 120 litri sono previsti 79,20 euro per i privati e 174 euro per uso intensivo; per 240 litri verranno conteggiati 145,20 euro per i privati e 318 euro per uso intensivo. I sacchetti per i rifiuti organici continueranno ad essere forniti gratuitamente.

Le tariffe 2017 del teleriscaldamento sono state invece adeguata al tasso di inflazione: per quest’anno quindi la tariffa base per un chilowattora è fissata a 0,11800 euro, mentre precedentemente era pari a 0,11700 euro. Rimangono invariate le spese di allacciamento alla rete di teleriscaldamento e per i consumi di grandi proporzioni continueranno a valere le riduzioni già previste: a tali cifre deve essere poi applicata l’iva al 10 %. Verrà invece detratto il credito d’imposta, definito "Carbon tax": un credito previsto nel caso di utilizzo nella produzione di energia di cippato di legna o di olii vegetali. Anche in questo 2017, come già negli anni precedenti, viene detratto in corso d’anno solo l’85 % del credito d’imposta; con il consuntivo di dicembre verranno poi fatti i conguagli. In confronto all’utilizzo di impianti tradizionali l’allacciamento al teleriscaldamento rimane conveniente e più sostenibile.

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