Velista bolzanino da Trieste a Genova solo sul catamarano

Maurizio Vettorato per 17 giorni intorno all’Italia, un allenamento in vista della traversata atlantica


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Sedici giorni in mezzo al Mediterraneo per portare a termine la circumnavigazione in solitaria dell’Italia. Maurizio Vettorato, il bolzanino delle imprese estreme già famoso per le sue arrampicate su percorsi non ancora battuti dell’Himalaya e per la navigazione in solitaria nell’Oceano Atlantico, è partito da Trieste col suo catamarano leggero il 16 giugno scorso, e ha gettato l’ancora nel porto di Genova solo 16 giorni dopo. L’impresa non è da poco: 1500 miglia in solitaria, senza scali e con scorte di acqua e viveri contate per non appesantire il carico. L’imbarcazione è leggerissima, e alimentata solo dal vento e da una piccola superficie di pannelli solari che fanno andare il sistema di navigazione e le attrezzature elettroniche. Niente cabine né comodità, il catamarano è composto solo da due galleggianti, una rete che li unisce nel mezzo e le vele, la notte si dorme all’aperto, tra gli spruzzi del mare e il cielo stellato, e il giorno ci si protegge dalla canicola con una tuta simile a quelle dei sub, per evitare ustioni. «Ho un paio di vesciche e sogno da giorni una doccia fredda – confessava il viaggiatore estremo al telefono al largo delle coste laziali – sto razionando i viveri, il viaggio sta durando di più del previsto e devo gestire le scorte».

I giorni di navigazione in realtà dovevano essere dieci, ma la completa mancanza di vento sul versante tirrenico ha dilatato tutto di quasi una settimana. L’allungamento dei tempi rende ancor più ardua l’impresa:«Ho terminato la scorta d’acqua – il resoconto sul diario di bordo pubblicato sulla pagina Facebook – d’ora in avanti sono costretto ad utilizzare il desalinatore». Senza vento inoltre il sole cade a picco inclemente senza nessuna possibilità di rifugiarsi, l’imbarcazione è priva di coperta e l’unico modo di evitare le ustioni è infilarsi nella muta , a 40 gradi. L’impresa non è fine a se stessa, il catamarano solare serve a una campagna di sensibilizzazione sulle energie rinnovabili e più in generale su una maggiore coscienza ecologica che lo sportivo bolzanino sta portando avanti da anni. L’avventura si è intensificata nei giorni scorsi: dopo un’apparente crociera senza problemi nell’Adriatico, la piccola imbarcazione è stata messa in serie difficoltà all’incrociare le correnti contrapposte che tempestano di onde lo stretto di Messina. Questa spedizione serve solo come allenamento per quella dell’anno venturo, in cui Vettorato attraverserà ancora l’Atlantico dalla Bretagna a Guadalupa, per un totale di 4000 miglia.

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