Vendita Ex-Ina, Tosolini ora rilancia 

Continua la trattativa con la Provincia, la richiesta scende sotto i 30 milioni più lo sblocco dei limiti Enac



BOLZANO. Ötzi non ha del tutto abbandonato l'idea di farsi una nuova casa. E di farsela a un passo dalla vecchia. Perché il tavolo tra Provincia , col Comune alla sua destra, e là Habitat non è chiuso. Resta aperto uno spiraglio tra Kompatscher e Tosolini. Attraverso il quale anche Caramaschi potrebbe dare il suo contributo in termini di elementi funzionali alla trattativa. Innanzitutto sembrano ridimensionarsi le cornici finanziarie entro cui sta circuitando il possibile accordo: non è intorno ai 60/70 milioni la richiesta di Pietro Tosolini per vendere alla Provincia l'ex Ina di sua proprietà ma non più della metà. «Pare che la cifra richiesta non superi i 30 milioni», dicono alcune indiscrezioni, confermate all'interno dei protagonisti della trattativa. È possibile inoltre che uno degli snodi attraverso i quali la vendita potrebbe andare a buon fine riguardino alcuni probabili interventi municipali. In particolare quelli intorno allo sblocco dei limiti Enac sulla Zona. Limiti, in termini di sicurezza e di sorvolo aeroportuale che avrebbero dovuto essere già ridimensionati da tempo. Almeno da quando una delegazione comunale, guidata dall'architetto Rebecchi allora ancora in forza alla ripartizione urbanistica, aveva fatto ritorno da Roma in gennaio assicurando la piena disponibilità dell'ente nazionale del traffico aereo ad abbassare i propri parametri. E dunque a liberare la Zona da limitazioni ormai antistoriche visto lo stato attuale dell'aeroporto bolzanino. Una situazione, quella della Zona, che tocca alcuni interessi immobiliari e urbanistici (generali e particolari)che sarebbero in grado di sciogliere alcuni nodi nella trattativa Provincia -Comune-Tosolini. Infine la biblioteca civica. Anche in questo caso , una serie di ricalcoli hanno fatto definire errata per eccesso la cifra di 600mila euro come canone annuo che il Comune deve alla Habitat per l'occupazione dei locali della civica contigui all'ex Ina. È a questo punto certo che l'affitto non superi i 245mila euro. Una cifra che è coerente con il contratto che la stessa Ina aveva fatto valere quando era proprietaria degli immobili una trentina di anni fa e che la Habitat di Pietro Tosolini ha confermato almeno nei successivi venti anni. Come si vede, il circuito del confronto tra proprietà ed enti pubblici resta aperto. E pure la delibera che la giunta provinciale ha approvato, aprendo un asta di offerte pubbliche aperta a immobiliaristi in grado di fornire immobili funzionali al futuro polo museale in zona centro, non sarebbe considerata dalla Habitat " un atto ostile", visto come una sorta di atto dovuto per agire in trasparenza. (p.c.)















Altre notizie

Attualità