Via Alto Adige, «Point» svela obiettivi e strategia

Pronto un progetto meno impattante su un’area di 15 mila metri quadrati Buratti: «Lasceremo intatti parco e viabilità. Grandi catene? Non lo escludo»


di Alan Conti


BOLZANO. A spizzichi e bocconi comincia a prendere forma il nuovo progetto di riqualificazione dell’area della stazione dei bus in via Alto Adige presentato da una cordata di imprenditori altoatesini che nasce come «Point of Interest» ed è sostanzialmente una costola di Emozioni Alto Adige.

Dopo la bocciatura in consiglio comunale del progetto Signa di René Benko la partita sull’areale delle autocorriere torna ad accendersi. Stavolta, però, il disegno è più concentrato: più commercio e meno urbanistica. «Si tratta di un gruppo di imprenditori di tutta la provincia - spiega Roland Buratti attento a non svelare troppo in attesa della presentazione ufficiale in programma oggi - disposto a investire e che crede fortemente nel progetto. Ci sono molti giovani coinvolti con l’idea di finanziare qualcosa di misurato».

Oltre alla dichiarazione di intenti, dunque, si cerca di entrare più nel dettaglio. La superficie del commercio sarà di 15.000 metri quadrati con garage interrato. Non ci sarà molto di più, a parte un discorso sul parco della stazione che non sarà toccato se non per migliorarlo. «No, il giardino della stazione non cambierà nella sua conformazione, ma di sicuro verrà riqualificato rispetto a quello che è oggi». In che modo? «I dettagli usciranno a breve, ma ci sono delle idee efficaci per arrivare a questo obiettivo».

Nessun intervento, invece, è previsto sulla viabilità intorno alla zona.

«Ci concentreremo solo ed esclusivamente sull’area della stazione delle autocorriere. È un ragionamento che nasce come completamente nuovo. Proviamo a impostare in modo differente il discorso».

Point of Interest, che avrà Simone Buratti come presidente, riunisce solo imprenditori altoatesini ma questo non implica che tutto il commercio di un eventuale megastore si concentrerà esclusivamente sulla vendita al dettaglio di piccoli o grandi imprenditori locali. Le catene internazionali, per dire, non sono escluse a priori. «È presto per fare questo tipo di ragionamenti, ma non escludiamo nulla a priori. L’idea è sviluppabile in più direzioni quindi vedremo come procederà».

Chiamata ad esaminare la proposta sarà ancora una volta l’amministrazione comunale presieduta da una giunta in forte difficoltà in questo momento. «Non sono problemi che dobbiamo affrontare noi - chiude Buratti - perché ci occupiamo solamente di quelli che sono gli aspetti di nostra competenza ovvero la presentazione di idea e progetto».













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