bolzano

Via Da Vinci sta soffrendo. I negozianti: è ora di agire

Petizione dei commercianti al sindaco di Bolzano: riqualificare e valorizzare la strada. Fra le richieste: via le troppe biciclette che ostruiscono il passaggio


di Davide Pasquali


BOLZANO. Non è ancora arrivato il Kaufhaus di Benko, di recente rinominato come Walther Park, e già ci sono vie del centro storico in forte sofferenza: vetrine vuote, negozi chiusi, molto meno passaggio di bolzanini e turisti. Prima che sia troppo tardi, ora si deve agire. È la convinzione di diciannove commercianti di via Leonardo Da Vinci, supportati dal consigliere comunale del M5S Davide Costa. Hanno scritto al sindaco per chiedere la riqualificazione e la valorizzazione della strada: via le troppe bici che ostruiscono il passaggio, più pulizia, un palco per i concerti con la collaborazione del Conservatorio e un concorso di idee aperto a tutti. Le loro richieste sono state anche raccolte in una mozione dei grillini al consiglio comunale, volta a impegnare la giunta ad agire in fretta.

Il consiglio del Comune dì Bolzano dovrebbe impegnare la giunta a fare questi passi. Prima richiesta: «Rimuovere la quasi totalità delle biciclette, spostandole in una piccola stazione bici posizionata nello slargo di fronte alla fermata dei bus, più o meno dove oggi c'è il baracchino imbiss di piazza Università, su area provinciale. Questo deposito bici potrebbe essere a due piani, come quelli realizzati sia a Monaco di Baviera che a Milano».

Si vorrebbe poi «rendere attivo fin da subito un bando "concorso di idee", lanciato dall'amministrazione comunale, che abbia come oggetto l'elaborazione di una proposta ideativa per la valorizzazione di via Leonardo da Vinci».

Si dovrebbe inserire nel bando un premio simbolico ma di prestigio per l'idea migliore ed il costo di realizzazione più basso («non sempre ad alti costi di intervento dell'amministrazione corrisponde un risultato elevato»).

I progetti più interessanti potrebbero essere oggetto di una successiva mostra-evento. «La scelta del vincitore sarà concordata tra l'ente pubblico comunale e i commercianti diretti interessati».

Si punta inoltre «a creare, nella stessa zona in un punto un po' più riparato, un punto fisso di esibizione (un palco, un mini anfiteatro in legno o simili) per artisti di strada o per allievi (bravi) del vicino conservatorio musicale».

Si vorrebbe poi coinvolgere attivamente sin da subito la strada nelle attività già presenti nelle altre vie del centro («ad esempio quelle natalizie»).

Prosegue così il grillino Costa, portavoce dei commercianti della via: «Alla luce di un futuro all'insegna di Benko, questa realtà sarà sempre più un problema, come già manifestatosi ampiamente nei quartieri periferici».

I negozi chiudono «soprattutto perché gli affitti sono molto alti, ma anche perché la politica economica degli ultimi anni non ha certo favorito i piccoli commercianti locali».

Oggi, conclude Costa, «possiamo senza dover sostenere grosse somme di denaro pubblico, dare finalmente alla via Da Vinci una giusta attenzione».

La petizione al sindaco è stata firmata dai titolari di: Mya, Gas, Trussardi, Fastweb, Horus gioielli, Bioutiful, La Mela d’Oro, Baccus, And, Foto SD, pasticceria Acherer, Bruschi, Carla Brunetti, Franzbar, Arianne, Schojer, Maliparmi, Rosi Bis, Glamour.

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