bolzano

Via Fago, nuova farmacia. Anche in Alto Adige partono le liberalizzazioni

Dopo cinque anni si concretizza il decreto Monti. Il primo punto vendita a Gries. Un’altra verrà aperta in centro a Caldaro. Entro un anno saranno diciassette


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sono occorsi 5 anni dall’approvazione del decreto Monti, ma anche per le farmacie di Bolzano stanno per arrivare le liberalizzazioni: un punto vendita ogni 3.300 abitanti. Fatti i dovuti conti sul totale della popolazione, con la collaborazione dei Comuni, e considerato il numero di esercizi già attivi, per l’intero Alto Adige la Provincia ne aveva messe a concorso 20, sei in città. A inizio luglio si sono assegnate 17 zone, mentre altre tre pare non interessino a nessuno. Ora, i farmacisti assegnatari, entro 12 mesi, all’interno della tal zona dovranno trovare per così dire la location e aprire. Pena decadenza dell’assegnazione. Le prime nuove farmacie ad aprire i battenti saranno in vicolo dell’Oro 11 a Caldaro e in via Fago 38 C a Bolzano. Per espletare l’intero, complesso iter autorizzatorio, ci vorranno circa tre mesi.

Per un’ulteriore terzo punto vendita, in zona industriale a Bolzano, si sono già avviate le pratiche ma ancora non è stata affissa all’albo pretorio del Comune la comunicazione dei locali da adibire a farmacia. Al concorso per titoli ed esami avevano partecipato 83 farmacisti. I primi due classificati sono stati anche i primi a scegliere le zone preferite. E non è un caso che si sia optato per Caldaro, piazza turistica frequentatissima dove al momento esiste una sola farmacia, e via Fago, in una zona sguarnita, ampia, popolata da clientela facoltosa o comunque benestante.

A Gries la sede scelta è la ex filiale della Banca di Trento e Bolzano, chiusa di recente da Intesa San Paolo come numerosi altri sportelli in città, sull’onda di un trend che ha coinvolto anche numerosi altri istituti bancari. Verrà aperta in società dal dottor Gianpiero Chiarandini e dalla dottoressa Cristina Zoratti, che si sono impegnati con la Provincia a gestire insieme il punto vendita per almeno 10 anni. Sarà la ventottesima “farmacia urbana” di Bolzano.

Alla luce della classificazione più recente delle farmacie - in base al decreto 19339/2016 della direttrice della ripartizione salute - che annualmente viene fatta sulla base del fatturato in regime di servizio sanitario provinciale (comprende il fatturato raggiunto per la vendita di prodotti erogati a carico del servizio sanitario pubblico), delle attuali 60 farmacie urbane dell’Alto Adige ben 59 superano la soglia di 258.228,46 euro. Ma, come si chiarisce nella delibera di assegnazione dei nuovi punti vendita, «per arrivare al fatturato complessivo di una farmacia si devono poi aggiungere gli altri introiti ottenuti dalla vendita di farmaci soggetti e quelli non soggetti a prescrizione, nonché dalla vendita di dispositivi medici, cosmetici e da tutti gli altri prodotti e servizi offerti al cittadino in farmacia che questo stesso paga». Insomma, punti vendita ambiti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità