Via Laghetto, degrado e sporcizia

Nel grande parcheggio nomadi e camperisti: per Bessone (Lega) la situazione non è più tollerabile


di Paolo Tagliente


BRESSANONE. Massimo Bessone parla senza giri di parole di vero e proprio “allarme sociale”. E a guardare il ricco dossier fotografico che il consigliere della Lega Nord ha realizzato in qualche giorno di “appostamenti” nel parcheggio di via Laghetto risulta difficile dargli torto. Decine di immagini che raccontano di un’area trasformata in accampamento di nomadi, in barba ai divieti e alla totale assenza di servizi. Uno spazio dove la piccola comunità nomade svolge tutte le attività quotidiane: le donne stendono i panni, i bambini giocano, gli anziani chiacchierano, le famiglie mangiano e dove tutti, proprio tutti, fanno i loro bisogni, scegliendo i luoghi più consoni a seconda delle esigenze del momento. E così, l’area, aiuole comprese, è ricoperta di rifiuti ed escrementi. Con buona pace anche dei turisti che, in estate, sostano numerosi nel parcheggio, aggravando ulteriormente una situazione che, per il consigliere del Carroccio, è ormai diventata insostenibile sia per gli abitanti delle palazzine che sorgono tutt’attorno al parcheggio, per le centinaia di avventori della vicina discoteca Max e per i nomadi stessi. «Nel 2010 – scrive Bessone – con i miei comunicati stampa mi chiedevo se il piazzale a sud della nostra città fosse un parcheggio, un campeggio e o un campo nomadi. L’assessore Elda Letrari mi rispondeva a mezzo stampa di non preoccuparmi perché di lì a poco sarebbe stato costruito un campeggio a Millan dove far confluire i camper dei turisti e i nomadi. Come se zingari e camperisti prediligessero andare in campeggio!»

Bessone, che sottolinea come alle promesse dell’assessore non siano seguiti i fatti, si interroga se non vi sia un’altra e più dignitosa sistemazione per quelle persone, una via che risolva anche una situazione igienico-sanitaria ormai intollerabile. Ricorda che il Comune «continua a pagare spese per il “campo Sinti”: un bel parco, in zona industriale nei pressi del depuratore, adattato dagli operai comunali in un campo nomadi dotato di molti comfort». area che, sempre secondo il consigliere leghista, i Sinti si guardano bene dal dividere con i Rom, dal momento che tra le due comunità ci sarebbero rivalità e odi. «È Massimo Bessone della Lega Nord – continua – ad essere il cattivo che fa discriminazioni etniche o i primi a farle sono proprio loro?» Tornando alla situazione di via Laghetto, Bessone chiede se non sia possibile collocare una sbarra di metallo all’entrata del parcheggio che permetta l’accesso all’area alle sole auto, delimitare una parte del parcheggio stesso e fornirla di servizi igienici e attrezzature dove svuotare rifiuti e wc chimici e dare mandato agli organi di polizia perché, in attesa che vengano realizzati i servizi, impediscano a camper e roulotte di stazionare in zona, controllino in che modo chi si trova nel parcheggio si libera dei rifiuti e, in caso di irregolarità, precedano con le sanzioni.

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